Il deficit delle partite correnti della Turchia ha mostrato una continua tendenza al ribasso nel mese di febbraio, con un deficit su 12 mesi che è sceso a 31,8 miliardi di dollari dai 37,5 miliardi del mese precedente. Il deficit per il solo mese di febbraio si è attestato a 3,3 miliardi di dollari, più favorevole rispetto alle aspettative del mercato di 3,7 miliardi di dollari.
Il miglioramento delle partite correnti è stato determinato principalmente da una significativa riduzione del deficit commerciale dell'oro, sceso a febbraio a 0,7 miliardi di dollari rispetto ai 3,4 miliardi dello stesso mese dell'anno precedente. Inoltre, si è registrata una notevole ripresa del commercio netto di energia, il cui deficit è sceso a 4,4 miliardi di dollari da 5,8 miliardi. Inoltre, la bilancia commerciale di base è passata a un avanzo di 0,6 miliardi di dollari, in controtendenza rispetto a un leggero deficit di 0,9 miliardi di dollari.
Nonostante la bilancia commerciale abbia contribuito in modo determinante alla ripresa delle partite correnti, è stata in parte compensata da un aumento marginale dell'avanzo dei servizi e da un calo del reddito primario. Il disavanzo su 12 mesi ha registrato un netto calo a 31,8 miliardi di dollari, pari a circa il 2,9% del PIL, rispetto ai 37,6 miliardi di dollari del mese precedente, riflettendo anche un ampio effetto base da febbraio dell'anno precedente. Sul fronte del conto capitale, gli afflussi netti identificati sono stati modesti, pari a 2,0 miliardi di dollari, dopo i leggeri deflussi del mese precedente.
La disaggregazione dei dati mensili ha mostrato che gli afflussi sono stati dovuti principalmente all'emissione di Eurobond da parte del Tesoro per un ammontare di 3 miliardi di dollari e all'emissione di 2,7 miliardi di dollari da parte delle banche. Si sono registrati anche lievi afflussi dagli investimenti diretti esteri lordi (0,4 miliardi di dollari), dall'indebitamento netto (0,1 miliardi di dollari) e dai depositi di non residenti nel sistema bancario (0,1 miliardi di dollari).
I deflussi sono stati guidati dagli investimenti di portafoglio dei residenti (1,8 miliardi di dollari) e dalle acquisizioni di attività finanziarie all'estero (1,9 miliardi di dollari). A febbraio, i tassi di rollover per le società e i titoli finanziari si sono attestati rispettivamente al 133% e al 111%, rispetto al 93% e al 118% su una base mobile di 12 mesi.
I deflussi per errori e omissioni, in corso da settembre, hanno raggiunto i 5,0 miliardi di dollari a febbraio, per un totale di 17,4 miliardi di dollari negli ultimi 12 mesi. Ciò ha coinciso con il deficit mensile delle partite correnti e con le deboli prospettive dei flussi, che hanno portato le riserve ufficiali del Paese a 6,2 miliardi di dollari, dopo un calo simile a gennaio.
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