Il team di J.P. Morgan AM avverte che i tassi core già ai minimi potrebbero non offrire necessariamente stabilità e guarda con interesse ai settori a spread
Per i mercati obbligazionari di solito l’estate trascorre all’insegna della calma, con volumi di emissioni più bassi e minore liquidità, ma il 2020 non è un anno come gli altri. Dopo un primo semestre di grande incertezza, che potrebbe permanere nel secondo, l’impatto economico di un’impennata dei contagi di Covid-19 negli Usa è difficile da valutare anche se questa prospettiva non sembra ancora portare a una minor mobilità e attività. Anche il quadro politico riflette incertezza, con le tensioni tra Cina-Usa che potrebbero accentuarsi e, data l’imminenza delle presidenziali americane, è difficile prevedere l’approccio dell’amministrazione Trump.
RIALZI SOSTENUTI DALLA POLITICA MONETARIA
Nel suo bond bulletin, il Team Global Fixed Income Currency Commodities Group J.P. Morgan AM sottolinea che comunque i prezzi degli attivi sono stati sostenuti dalla politica monetaria e dalla forte stabilità dei tassi core, soprattutto nel segmento a breve della curva, mentre nei settori a spread, il recupero è stato straordinario, con i dati a metà luglio che indicano il 79% nel segmento Investment Grade, il 73% in quello High Yield e il 60% nei Mercati Emergenti. Questo però vuol dire che i guadagni facili sono alle spalle e con l’avanzare dell’estate gli investitori cercheranno di posizionarsi dove esistono ancora opportunità di valore...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge