La festa è finita, ora arrivano i postum

Pubblicato 01.02.2022, 19:54
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Di Geoffrey Smith 

Investing.com – Negli ultimi due anni il Primo Ministro Boris Johnson e il suo team se la sono spassata a Downing Street. Tuttavia, i postumi li sentiranno i suoi elettori.

Ma mentre la stampa preferisce rimuginare sullo scandalo dei festini a Downing Street in barba alle normative Covid, si intravede all’orizzonte una vera tempesta economica che metterà alla prova il paese. Verso maggio, molti elettori, specialmente quelli meno ricchi, rimpiangeranno i tempi in cui ci si doveva preoccupare solo di qualche party qua e là.

I problemi che ci sono in Gran Bretagna ci sono anche in tanti altri paesi. È la rabbia per l’ipocrisia del governo e per i tentativi goffi di scappare alle conseguenze delle proprie azioni che distingue il paese nel post-Covid. Ma, come per altri aspetti legati all’andamento della pandemia, ciò che accade in Inghilterra tende a verificarsi anche altrove, con un certo ritardo.

Il primo di questi shock economici è già in atto. L’inflazione è al 5,2%, il massimo dal 1992. Di conseguenza la Bank of England ha già alzato una volta i tassi, di 15 punti base a dicembre, e molti si aspettano che lo farà anche nel suo prossimo vertice di giovedì.

Gli aumenti dei tassi di interesse potrebbero non avere degli effetti così forti sull’economia come succedeva in passato – in troppi hanno optato per tassi fissi sui mutui per questo motivo. Ma gli aumenti dei tassi renderanno la concessione di credito (soprattutto al consumo) più costosa. È un aspetto importante per i consumatori britannici, che, avendo prosciugato i risparmi del periodo della pandemia, stanno richiedendo prestiti, nonostante il peggioramento della fiducia dei consumatori.

Dopo la Bank of England, si riunirà l’Ofgem,  l’ente britannico che regola l’energia. Il 7 febbraio annuncerà il nuovo tetto ai prezzi sulle bollette energetiche, che andrà in vigore da aprile. Vista la straordinaria combinazione di fattori che hanno spinto i prezzi dei mercati, si potrebbe verificare un nuovo aumento fino al 50%, che comporterebbe la spesa di centinaia di sterline in più a famiglia per i consumi energetici.

L’Ofgem ha già alzato il suo tetto ai prezzi del 12% ad ottobre.

Almeno, con l’arrivo della primavera si dovrebbe consumare meno energia. Tuttavia, non si potrà evitare il colpo dell’aumento delle tasse programmato dal governo per aprile.

Nonostante le proteste all’interno del Parlamento, il Primo Ministro Boris Johnson ed il Segretario al Tesoro Rishi Sunak hanno scritto lo scorso fine settimana di essere determinati ad andare avanti.

Questa combinazione di fattori metterebbe a dura prova qualsiasi governo. In Gran Bretagna, tuttavia, questi fattori si aggiungono alle rivelazioni su come Johnson e la sua squadra abbiano tranquillamente festeggiato in piena pandemia mentre decine di migliaia di persone erano costrette a restare bloccate a casa, a soffrire o a piangere i propri cari.

Ai mercati potrebbe non interessare quale dei tanti scandali di Johnson possa farlo cadere. Ma per gli europei sarà interessante vedere quali parti del programma di Johnson verranno abbandonate e quali saranno tenute, mentre il Partito Conservatore lotta per restare al potere.

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