Di Geoffrey Smith
Investing.com - Banche ed enti regolatori stanno perdendo la battaglia contro il riciclaggio di denaro.
I dati emersi dalla rete per la lotta contro i reati finanziari (FinCEN) del Tesoro USA rivelano come le banche siano sopraffatte dagli enormi volumi di trasferimenti potenzialmente sospetti, senza né le risorse e né l’intenzione di affrontare adeguatamente il problema.
La quantità di denaro riciclato globalmente ogni anno si stima sia pari al 2%-5% del PIL mondiale, fino a ben 2 mila miliardi di dollari in termini assoluti, secondo i dati dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine. Il quotidiano American Banker sottolinea che il sistema ne rintraccia solo l’1%.
Sebbene la maggior parte delle informazioni pubblicate siano perlopiù relative al passato, ancora una volta si sono ritrovati nel fango i nomi di una manciata di grosse banche.
I legislatori di USA ed UE stanno pensando a dei modi per migliorare i rispettivi regimi: il Congresso sta valutando l’Illicit Cash Act, che consentirebbe alle banche di avere più potere per conoscere le identità delle persone che stanno dietro alla miriade di compagnie fittizie tramite cui viene riciclato il denaro. L’UE, nel frattempo, sta pensando di trasferire la supervisione dell’anti-riciclaggio ad un nuovo ente regolatore europeo che, si spera, riesca a catturare i criminali con più successo rispetto allo staff di supervisione oberato di lavoro, e a volte compromesso, degli stati europei più piccoli.
Se queste soluzioni offriranno mai una difesa efficace contro il crimine organizzato mondiale è, tuttavia, un’altra questione.