NEW DELHI - Il governo indiano ha modificato la struttura fiscale del settore petrolifero, aumentando la Special Additional Excise Duty (SAED) sul greggio nazionale ed eliminando i dazi all'esportazione sul diesel e sul carburante per turbine per aerei (ATF). Questa mossa riflette la strategia del governo di allineare gli interessi delle compagnie upstream con la stabilità del mercato interno.
A partire dal 1° gennaio, il SAED sul greggio è stato aumentato di 1.000 INR, portando il totale a 2.300 INR per tonnellata. Questo significativo aumento rispetto all'aliquota precedente rientra negli sforzi del governo per gestire l'impatto economico dei prezzi elevati del mercato petrolifero e affrontare il divario tra domanda e offerta. Il governo rivede regolarmente le aliquote fiscali con cadenza bisettimanale, tenendo conto dell'andamento del prezzo del petrolio a livello mondiale, per garantire un approccio equilibrato che sostenga sia le compagnie petrolifere che il mercato interno.
In particolare, i dazi sulle esportazioni di gasolio e ATF, imposti a luglio, sono stati rimossi. L'abolizione di questi dazi dovrebbe avere implicazioni per il mercato delle esportazioni di petrolio, aumentando potenzialmente la competitività dei prodotti petroliferi indiani all'estero.
La decisione del governo indiano di ricalibrare il SAED e di rimuovere i dazi all'esportazione è un tentativo di trovare un equilibrio tra le esigenze di entrate dello Stato, la redditività delle compagnie petrolifere come ONGC e Oil India Ltd e il mantenimento della salute generale del mercato interno.
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