Il team Global Fixed Income di MSIM, pur segnalando alcuni elementi negativi, esprime un outlook per il mercato obbligazionario ancora costruttivo e moderatamente rialzista con opportunità nel debito emergente e nel credito
Il miglioramento dei dati macroeconomici, il posizionamento degli investitori, le politiche monetarie e fiscali, le speranze sul fronte sanitario: sono questi i principali fattori che hanno propiziato il solido recupero dai minimi dei mercati finanziari, anche nel segmento obbligazionario. Un trend che, secondo l’analisi del team Global Fixed Income di Morgan Stanley (NYSE:MS) Investment Management (MSIM), potrebbe proseguire, soprattutto alla luce del fatto che il già solido supporto delle autorità monetarie e governative potrebbe ampliarsi ulteriormente in caso di necessità. “Non vanno sottovalutate la capacità e la determinazione a fornire supporti illimitati nei mesi a venire delle banche centrali, che sono chiaramente in modalità whatever it takes”, specifica il team di MSIM che, per i prossimi mesi, vede i rendimenti dei titoli di Stato contenuti e stabili.
VOLATILITÀ IN RIPIEGAMENTO
Anche il ripiegamento della volatilità si spiega con il miglioramento dei dati economici, dell’efficacia delle misure di contenimento del virus (con l’eccezione di Brasile e Stati Uniti), delle agevolazioni fiscali e del quantitative easing. Un aumento dei rendimenti a lungo termine si potrebbe configurare soltanto a seguito di un netto miglioramento delle prospettive economiche e sanitarie, ma anche in quel caso la rete di protezione delle banche centrali resterebbe aperta. L’inflazione ben al di sotto dei target e la politica della Fed sempre più ancorata ai risultati (nessun inasprimento fino al raggiungimento degli obiettivi monetari) implicano di fatto un contesto di compressione dei premi al rischio e delle aspettative sui tassi per molti anni a venire...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge