NEW YORK - Morgan Stanley (NYSE:MS) ha fornito un outlook sulla politica dei tassi della Federal Reserve, prevedendo che la banca centrale difficilmente abbasserà i tassi prima di giugno. Questa proiezione contrasta con le aspettative di alcuni investitori che prevedono un taglio dei tassi già a marzo. L'analisi della società di investimento indica che solo una significativa recessione economica o un indebolimento del mercato del lavoro indurrebbero la Fed a prendere in considerazione una riduzione anticipata dei tassi.
L'attenzione della Federal Reserve rimane concentrata sull'andamento dell'inflazione, con particolare attenzione al rialzo del primo trimestre dei prezzi al consumo core in aree critiche come l'assistenza sanitaria e gli alloggi. Secondo Morgan Stanley, questo potrebbe portare a un aumento della media semestrale dell'inflazione, nonostante il potenziale calo dei tassi annuali. I primi dati del 2024 saranno determinanti per il processo decisionale della Fed, soprattutto per quanto riguarda la forza del mercato del lavoro, che al momento non mostra alcuna necessità di modifiche immediate dei tassi.
Tuttavia, Morgan Stanley suggerisce che la Fed potrebbe essere indotta a modificare i tassi prima se si verificasse un crollo economico evidente o se la crescita dei posti di lavoro rallentasse in modo significativo, insieme a un'inflazione contenuta. La società sottolinea il delicato equilibrio che la Federal Reserve deve mantenere nei suoi sforzi per gestire l'inflazione senza ostacolare la crescita economica.
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