Di Alessandro Albano
Investing.com - Stop ai pagamenti cedolari per gli investitori stranieri. E' quanto deciso martedì dalla banca centrale russa che, per sostenere i mercati colpiti dalle sanzioni occidentali, ha vietato il pagamento di 29 miliardi di dollari (3 trilioni di rubli) di cedole legate a bond OFZ in valuta locale con scadenza odierna.
La banca centrale, che non ha specificato quanto durerà la misura ma che potrebbe durare 6 mesi per l'agenzia Interfax, ha precisato in una nota ripresa da Bloomberg che "gli emittenti hanno il diritto di prendere decisioni sul pagamento dei dividendi e l'esecuzione di altri pagamenti su titoli e trasferirli al sistema contabile".
"La decisione - ha scritto la Bank of Russia - è stata presa per evitare vendite di massa di titoli russi, il ritiro di fondi dal mercato finanziario russo e sostenere la stabilità finanziaria".
Una misura, questa, che secondo Nick Eisinger, responsabile fixed income EM di Vanguard AM, porterà "ad un default tecnico" e che evidenzia la difficoltà economica della Russia nel rispettare gli impegni finanziari dopo il congelamento degli asset esteri della banca centrale e l'impossibilità di accedere ai mercati internazionali.
Con il titolo a dieci anni aumentato di circa 400 punti base in un mese e un rublo ai minimi storici contro il dollaro (ora a $0,0092), il Cremlino corre il rischio di non essere più in grado di ripagare il proprio debito anche sul mercato locale, aumentando "la probabilità di esiti creditizi più seri per i detentori stranieri di titoli di debito russi" secondo Moody's.
'War bonds'
Intanto, nell'Ucraina colpita dagli attacchi russi, si cerca di finanziare la resistenza affidandosi ai mercati del credito. Il governo di Kiev ha infatti raccolto $277 milioni di dollari (8,1 miliardi di Hrivne) emettendo i cosiddetti 'war bonds', chiamati così per le finalità del finanziamento.
Su Twitter, il Mef ucraino ha scritto che "il ricavato verrà utilizzato per soddisfare i bisogni dell'esercito dell'Ucraina e per assicurare che le necessità finanziarie dello stato durante la guerra vengano soddisfatte in modo ininterrotto".
I bond hanno scadenza di 12 mesi ma offrono un rendimento dell'11%, un'opportunità d'investimento rischiosa per i clienti retail che, con i russi alle porte di Kiev, rischiano di non essere rimborsati nemmeno del pagamento principale.
Inoltre, le obbligazioni sono denominate in valute locale. Motivo. questo, che potrebbe spiegare l'incertezza attuale degli investitori i quali potrebbero dare una forte mano al governo ucraino in caso di emissioni in dollari.
Ma i bond di guerra non sono l'unico modo con cui Kiev sta cercando di finanziarsi. Il governo ucraino è in trattative la Banca mondiale per per preparare un pacchetto di aiuti di $3 miliardi ed estendere la scadenza dei $2,2 miliardi richiesti nel 2020.