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Nuovo fronte sui dazi: Trump impone tariffe su acciaio e alluminio

Pubblicato 27.01.2020, 13:06
© Reuters.
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Di Mauro Speranza

Investing.com – Oltre al coronavirus, i mercati restano preoccupati dalle nuove decisioni del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che la scorsa settimana ha firmato l’approvazione di nuovi dazi commerciali.

Il prossimo 8 febbraio, infatti, gli USA imporranno il 25% di dazi sui derivati dell’acciaio, mentre quelli dell’alluminio saranno tassati con un ulteriore 10%.

Tra i paesi coinvolti dalle nuove tariffe, non ci saranno l’Argentina, l’Australia, il Brasile, il Canada, il Messico e la Corea del Sud, per quanto riguarda l’acciaio, mentre per l’alluminio la lista comprende Argentina, Australia, Canada e Messico

Tra i motivi alla base della decisione c’è la “sicurezza nazionale” per la protezione di una industria definita “essenziale per la difesa e le infrastrutture di importanza critica”, secondo quanto spiegato da Trump.

Il Made in Italy a rischio

Intanto, il sottosegretario agli Esteri, Ivan Scalfarotto, sarà a Washington per discutere di questa e di altre questioni. Il Governo italiano resta “fortemente contraria ad ulteriori penalizzazioni per il Made in Italy”, ritenendo i dazi “controproducenti per gli stessi importatori americani”, spiegava Scalfarotto alla vigilia del suo viaggio.

Tra le società italiane che potrebbero essere a rischio a causa dei dazi ci sono CNH Industrial (MI:CNHI), Danieli e Tenaris (MI:TENR), oggi fortemente penalizzate a Piazza Affari.

Secondo quanto spiegato da Mediobanca (MI:MDBI) Securities, CNH Industrial (MI:CNHI) rientra in uno dei settori a rischio, quali quelli delle auto, dell’agricoltura, delle costruzioni e dei camion”.

Difficoltà potrebbero arrivare anche su quello delle delle costruzioni di impianti siderurgici, con la multinazionale Danieli a rischio. “Il primo aumento delle tariffe ha innescato un incremento degli investimenti negli Usa per rilanciare la capacità produttiva esistente il che si è tradotto in commesse per l'unità di produzione degli impianti", aggiungono da Mediobanca (MI:MDBI), e ora "questo nuovo aumento può portare una certa dose di volatilità a livello locale ma potrebbe anche portare ad altri ordini negli Usa".

Meno problematiche, infine, su Tenaris (MI:TENR) a causa del volume delle importazioni dall’Italia “limitato”. Inoltre, la società italiana specializzata in tubi potrebbe rivolgersi verso il Messico, il Canada e l’Argentina, esclusi al momento dai nuovi dazi, concludono dalla banca.

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