Per Alex McKnight (GAM Investments) l’inflazione potrebbe provocare una biforcazione del credito, con gli emittenti affidabili che potranno reperire denaro a buon mercato e tassi in aumento per quelli nei settori in crisi strutturale
Dopo il lockdown a livello globale di marzo e aprile sembra ora emergere la convinzione che sia impossibile chiudere tutto di nuovo e, aspetto più importante, che probabilmente non è necessario farlo. In futuro più che lockdown di un intero Paese si potranno avere dei blocchi delle attività per regioni specifiche: quarantene circoscritte, grazie agli sviluppi nei sistemi di tracciamento, soprattutto con l’avvicinarsi dell’inverno.
LA PANDEMIA HA DETERMINATO MODIFICHE STRUTTURALI
Mentre stiamo entrando in una fase di ripresa della crescita, occorre tenere presente che il congelamento dell’economia globale ha determinato delle modifiche strutturali di alcune realtà. Agenzie di viaggio, linee aeree, bar, ristoranti, alberghi e altri esercizi ne hanno risentito in maniera significativa. “Una ripresa a ‘V’ non significa necessariamente che ritorneremo sulla precedente traiettoria di crescita. Nella migliore delle ipotesi potremmo riuscire a cercare di recuperare quanto è stato perso per poi, col tempo, cercare di ritornare sulla traiettoria precedente”, fa sapere Alex McKnight, Investment Director di GAM Investments, alla luce del fatto che molti posti di lavoro sono svaniti per sempre e che l’economia ha accusato delle perdite che non saranno mai recuperate...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge