Di Mauro Speranza
Investing.com – Joe Biden ad un passo dalla vittoria in queste elezioni presidenziali negli Stati Uniti ma l’uscente Donald Trump ha presentato un’azione legale anche in Georgia, dopo quella in Michigan e Pennsylvania, minacciando anche di rivolgersi alla Corte Suprema.
Proprio in Georgia, uno degli Stati più in bilico e con un valore di 16 grandi elettori, Trump riduce il suo vantaggio dopo lo spoglio del 98% delle schede elettorali nella contea di Fulton, la più popolosa. Ieri Trump contava su 200 mila voti di vantaggio, mentre ora si sono ridotti a 18.540, scendendo così al 49,6% rispetto al 49,2% di Biden.
Questa mattina, lo staff della campagna elettorale di Trump ha annunciato di aver presentato ricordo nello stato, col fine di sospendere il conteggio di voti, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa AP.
In una diretta su Instagram, Matteo Salvini si schierava con Trump, affermando che il Presidente “fa bene a chiedere di controllare voto per voto”, in quanto “ci sono posti dove ci sono più voti che votanti”. Salvini ha poi aggiunto che “ci saranno sorprese, aspettatevele, confido che possano arrivare delle sorprese”.
La situazione negli altri Stati
L’America resta col fiato sospeso in attesa dei risultati di altri cinque stati, tutti decisivi per arrivare alla fatidica soglia dei 270 grandi elettori, chiave di volta per la vittoria finale.
In Nevada (6 grandi elettori) Biden è in vantaggio con il 49,3% con 8 mila voti di distacco da Trump (48,7%), mentre in Pennsylvania (20 grandi elettori) sarà fondamentale il distretto di Philadelphia, mentre Biden è in testa col 48,1%. I risultati definitivi in Pennsylvania potrebbero tuttavia non essere disponibili fino a domani a causa dell'alto numero di voti inviati per corrispondenza.
100 mila voti di vantaggio per Trump in North Carolina (15 grandi elettori), attualmente al 50,1%, mentre in Arizona (11 grandi elettori) è abbastanza netto il vantaggio di Biden con 69 mila voti in più rispetto al rivale.
Proteste e scontri negli USA
Nel frattempo, per le strade del paese si assiste a diverse proteste che in alcuni casi sono sfociate in scontri. A Phoenix in Arizona, alcune voci infondate circa alcuni voti che non sarebbero stati conteggiati, hanno spinto 200 sostenitori di Trump armati di fucili e pistole a riunirsi davanti l’ufficio elettorale locale, al grido di “stop al furto”.
A Detroit, le forze dell’ordine hanno impedito a circa 30 persone, per lo più repubblicane, di entrare in una struttura di conteggio dei voti, anche qui dopo notizie infondate secondo cui il conteggio dei voti nel Michigan sarebbe stato fraudolento.
Manifestanti anti-Trump di altre città hanno chiesto che il conteggio dei voti continuasse. La polizia ha arrestato 11 persone e sequestrato armi a Portland, Oregon, dopo le notizie di sommosse, mentre sono stati effettuati arresti anche a Denver e Minneapolis. Oltre 100 eventi sono previsti in tutto il paese tra oggi e sabato.
A New York, decine di persone sono state arrestate nella notte a seguito di disordini con la polizia, scoppiati dopo il lancio di uova verso le forze dell’ordine, mentre altri davano fuoco ai cassonetti dei rifiuti e sfondavano le vetrine dei negozi. Centinaia di manifestanti che chiedevano il conteggio di ogni voto elettorale alle presidenziali Usa si erano riuniti nel Washington Square (NYSE:SQ) Park di Manhattan