Secondo la strategist di J.P. Morgan AM è sbagliato colpire anche Paesi che non sono azionisti di Airbus, ma è prematuro parlare di una recessione in vista
Il verdetto era atteso. Ma ha comunque innervosito i mercati che, dall’Europa all’Asia, passando per Wall Street hanno innestato una brusca retromarcia. I giudici del Wto – l’organizzazione mondiale del commercio – hanno calcolato in 7,5 miliardi di dollari le sanzioni adottabili da Washington all’Europa per il danno equivalente, causato a Boeing (NYSE:BA) dai sussidi erogati ad Airbus e considerati illegittimi. Dal prossimo 18 ottobre, se nel frattempo non si riuscirà a trovare un accordo in extremis con l’Unione Europea, dovrebbero scattare 7,5 miliardi di dollari di dazi sulle merci importate dal Vecchio Continente con pesanti ripercussioni su un’economia europea già stagnante. Abbiamo chiesto a Maria Paola Toschi, executive director market strategist di J.P. Morgan Asset Management un commento per inquadrare il contesto e le possibili implicazioni possibili.
EUROPA PRESSATA DA USA E CINA
“L’Europa è una delle aree più esposte ai rischi delle tensioni commerciali che hanno subito una escalation in estate soprattutto tra i due contendenti principali Cina e Usa. Il calo della crescita degli scambi globali, che si vede nel grafico seguente, si è riverberato in segnali di rallentamento soprattutto per i paesi a più alta vocazione alle esportazioni e in una fase di debolezza soprattutto del settore manifatturiero” puntualizza l’esperta...
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge