MILANO (Reuters) - Il supervisory board della Bce si riunisce di nuovo stamane per discutere la richiesta di Monte dei Paschi di Siena di una proroga ai tempi dell'aumento di capitale, mentre fonti bancarie dicono che i membri del consiglio sono divisi sulla decisione.
Se la Bce dovesse rifiutare una proroga, si aprirebbe la strada a una ricapitalizzazione pubblica per la terza banca italiana, una mossa da decidere a breve, secondo fonti bancarie e governative.
Mps (MI:BMPS) ha chiesto alla Bce fino al 20 gennaio, rispetto alla scadenza del 31 dicembre, per tentare ancora un'operazione di mercato, messa in forse dalla sconfitta di Matteo Renzi al referendum e dalle sue successive dimissioni.
L'Italia deve arrivare a una soluzione rapidamente per evitare che la crisi di Mps si allarghi all'intero sistema bancario, ma il vuoto di potere creato dal voto non aiuta. L'attuale governo è in carica per l'ordinaria amministrazione.
Un lungo incontro del supervisory board della Bce ieri non è riuscito a concordare come rispondere alla richiesta di Monte dei Paschi.
Una fonte vicina alla situazione dice che alcuni membri hanno spinto per respingerla, così da costringere il governo italiano ad agire immediatamente.
Questo lascerebbe la Bce esposta all'accusa di star togliendo la spina all'istituto di credito, minando la credibilità del suo piano di salvataggio, e potenzialmente facendo scattare un deflusso dai depositi, secondo la fonte.
Altri membri pensano che la Bce non dovrebbe rispondere direttamente alla richiesta, ma parlare prima con il governo.
Questo darebbe un po' di tempo in più a Roma per approvare un decreto che autorizzi una ricapitalizzazione precauzionale per Mps e includa misure che aiutino le altre banche in difficoltà.
Ma il dimissionario governo Renzi difficilmente vorrà approvare un decreto di questo tipo perchè, secondo le norme Ue, un intervento dello stato implicherebbe perdite per i bondholder junior della banca. Potrebbe quindi essere necessario aspettare il nuovo governo, che potrebbe nascere al più presto settimana prossima.
D'altra parte, le speranze di un intervento privato sembrano affievolirsi. Le banche che devono decidere se sostenere l'aumento di capitale, guidate da JPMorgan e Mediobanca (MI:MDBI), si consultano di nuovo oggi dopo aver sospeso la decisione a inizio settimana.
Gli investitori, incluso il Qatar Investment Authority che potrebbe partecipare con 1 miliardo, sono riluttanti a impegnarsi fino a che non sapranno che governo succederà a Renzi e se il rischio di elezioni anticipate è reale.
Secondo quanto riferito da alcune fonti a Reuters martedì, il governo potrebbe partecipare all'aumento per 2 miliardi, cifra che gli darebbe il controllo della banca e potrebbe convincere altri investitori a partecipare.
Roma intende proteggere 40.000 risparmiatori che hanno bond subordinati Mps (principalmente un bond da 2,1 miliardi) e il piano allo studio prevede l'acquisto e la successiva conversione di questi titoli. Non è chiaro al momento se la Ue permetterebbe un piano di questo tipo.
(Silvia Aloisi, Paola Arosio)