Investing.com – L’euro si riavvicina al minimo storico contro il franco svizzero, in un crescendo di preoccupazione per il debito in Europa, in seguito alle dichiarazioni riguardanti un piano di salvataggio per il Portogallo.
il cambio EUR/CHF ha raggiunto quota 1,2433 nel pomeriggio degli scambi europei – valore minimo dal 3 gennaio – consolidandosi successivamente all’ 1,2454, in calo dello 0,24%.
Sostegno a 1,2399, minimo del 30 dicembre, resistenza e minimo storico a 1,2563 di venerdì scorso.
Durante il fine settimana, riferisce la stampa tedesca ha suggerito che Francia e Germania stavano mettendo Portogallo sotto pressione per accettare un pacchetto di salvataggio in stile irlandese dal Fondo monetario internazionale e l'Unione europea per evitare che il debito regioni in crisi dalla diffusione.
Durante il fine settimana, i media hanno riferito che la Germania e la Francia hanno esercitato pressione sul Portogallo, al fine di accettare – come l’Irlanda - un piano di salvataggio dal Fondo Monetario Internazionale e dall’Unione Europea, onde evitare che la crisi del debito si estendesse.
Il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha affermato lunedì che la Germania non ha esercitato pressione sul paese nel richiedere l’aiuto.
Nel frattempo, il costo per assicurare il debito europeo contro l'insolvenza è salito lunedì ad un nuovo record, prima delle aste di titoli di governo, per miliardi di dollari, previste nel corso della settimana nella zona euro
L'euro è sceso anche nei confronti del dollaro, con il cambio EUR/USD in discesa dello 0,07% a quota 1,2897.
I media svizzeri hanno riferito che il governo svizzero intende tenere dei colloqui con i rappresentanti delle banche, della produzione industriale e del turismo, per discutere la forza del franco svizzero.
imprenditori svizzeri, come capo di Swatch Group Nick Hayek ha recentemente lanciato avvertimenti circa l'impatto del franco forte, che sta danneggiando l'economia prevalentemente basata sulle esportazioni.
Autorevoli imprenditori svizzeri come Nick Hayek di Swatch Group hanno sollevato questioni circa l'impatto di un franco forte, che sta danneggiando l'economia basata sulle esportazioni.
il cambio EUR/CHF ha raggiunto quota 1,2433 nel pomeriggio degli scambi europei – valore minimo dal 3 gennaio – consolidandosi successivamente all’ 1,2454, in calo dello 0,24%.
Sostegno a 1,2399, minimo del 30 dicembre, resistenza e minimo storico a 1,2563 di venerdì scorso.
Durante il fine settimana, riferisce la stampa tedesca ha suggerito che Francia e Germania stavano mettendo Portogallo sotto pressione per accettare un pacchetto di salvataggio in stile irlandese dal Fondo monetario internazionale e l'Unione europea per evitare che il debito regioni in crisi dalla diffusione.
Durante il fine settimana, i media hanno riferito che la Germania e la Francia hanno esercitato pressione sul Portogallo, al fine di accettare – come l’Irlanda - un piano di salvataggio dal Fondo Monetario Internazionale e dall’Unione Europea, onde evitare che la crisi del debito si estendesse.
Il Ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ha affermato lunedì che la Germania non ha esercitato pressione sul paese nel richiedere l’aiuto.
Nel frattempo, il costo per assicurare il debito europeo contro l'insolvenza è salito lunedì ad un nuovo record, prima delle aste di titoli di governo, per miliardi di dollari, previste nel corso della settimana nella zona euro
L'euro è sceso anche nei confronti del dollaro, con il cambio EUR/USD in discesa dello 0,07% a quota 1,2897.
I media svizzeri hanno riferito che il governo svizzero intende tenere dei colloqui con i rappresentanti delle banche, della produzione industriale e del turismo, per discutere la forza del franco svizzero.
imprenditori svizzeri, come capo di Swatch Group Nick Hayek ha recentemente lanciato avvertimenti circa l'impatto del franco forte, che sta danneggiando l'economia prevalentemente basata sulle esportazioni.
Autorevoli imprenditori svizzeri come Nick Hayek di Swatch Group hanno sollevato questioni circa l'impatto di un franco forte, che sta danneggiando l'economia basata sulle esportazioni.