ROMA (Reuters) - L'intervento pubblico a sostegno di Banca Monte dei Paschi di Siena (MI:BMPS) rappresenta un "punto di svolta" e rimuove, anche nella percezione del mercato, un "rischio elevato per l'intero sistema bancario italiano".
Lo riferisce Carmelo Barbagallo, capo del Dipartimento vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d'Italia, nel corso di un'audizione in Senato.
Il salvataggio comporta un intervento pubblico da 6,6 miliardi perché sono previsti anche indennizzi per i titolari retail di obbligazioni subordinate.
Anche i passi avanti nella cessione delle quattro banche sottoposte a risoluzione nel mese di novembre del 2015 -- Banca Marche, Etruria, CariChieti e CariFerrara -- consente di affermare che un "secondo importante fattore di incertezza stia oramai per essere eliminato".
I costi sono però elevati: la vendita rende necessario per il Fondo di risoluzione "sostenere ulteriori oneri, il cui valore residuo ammonta a 1,5 miliardi".
"Utilizzando le norme contenute nella legge di Stabilità per il 2016 e nel Regolamento sul meccanismo unico di risoluzione, con l'approssimarsi della fine del 2016 la Banca d'Italia ha disposto il richiamo di due quote contributive, per un ammontare complessivo pari a 1,5 miliardi", spiega Barbagallo.