Investing.com - Gli investitori seguiranno da vicino la pubblicazione del report sull’occupazione relativo al mese di gennaio, aspettandosi che superi le previsioni dal momento che gli ultimi dati hanno rivelato una solidità del mercato del lavoro.
Il Dipartimento per il Lavoro USA rilascerà il report sull’occupazione non agricola (NFP) oggi alle 8:30 ET (13:30 GMT).
I dati dovrebbero rivelare una crescita dei posti di lavoro pari a 175.000 unità, dopo l’incremento di 156.000 unità a dicembre, il tasso di disoccupazione dovrebbe restare stabile al 4,7%, mentre la media dei compensi orari dovrebbe salire dello 0,3% dopo l’aumento dello 0,4% del mese prima.
Un report positivo indicherebbe un miglioramento dell’economia ed alimenterebbe le aspettative di un aumento dei tassi di interesse nei prossimi mesi, mentre un report debole scatenerebbe l’incertezza per le prospettive economiche e farebbe escludere un inasprimento della politica monetaria per il momento.
Data la recente ondata di report positivi sul mercato del lavoro, ci si aspetta che il report di oggi superi le previsioni.
Mercoledì il report sull’occupazione dell’agenzia di elaborazione buste paga ADP ha rivelato un’impennata di 246.000 nuovi posti di lavoro il mese scorso, superando di gran lunga le aspettative di un incremento di 165.000 unità. Si tratta dell’aumento maggiore dal giugno dello scorso anno.
Allo stesso tempo, le imprese manifatturiere hanno aumentato le assunzioni di 46.000 unità, il massimo degli ultimi due anni.
L’indice sull’occupazione dell’ISM relativo al settore manifatturiero rilasciato mercoledì ha mostrato un netto aumento a gennaio con l’attività del settore che ha toccato il massimo dal novembre del 2014.
Ieri, le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione sono scese più del previsto a 246.000 unità, attestandosi per la centesima settimana consecutiva al di sotto del livello di 300.000 unità considerato indice di un mercato del lavoro solido.
“Con la forte crescita dei posti di lavoro, l’aumento dei compensi e l’inflazione vicina all’obiettivo a lungo termine della Fed (rispecchiata ancora una volta dai dati sul settore manifatturiero dell’ISM) fatichiamo a capire perché i mercati non si aspettino un aumento dei tassi a marzo”, affermano gli esperti di ING.
La probabilità di un aumento dei tassi a marzo è infatti pari a solo il 17,7%, secondo lo Strumento di Controllo dei Tassi della Fed di Investing.com.
Secondo i future Fed fund, la probabilità di un primo inasprimento a giugno e di un ultimo a dicembre è pari al 65%.