Investing.com - Il prezzo del greggio è in calo negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, e crolla dal massimo delle ultime quattro settimane dopo i dati che hanno mostrato un aumento della produzione e delle scorte USA.
Il contratto del greggio West Texas Intermediate con consegna a maggio è in calo di 15 centesimi, o dello 0,3%, a 51,01 dollari al barile alle 3:55AM ET (07:55GMT).
Ieri ha chiuso in salita per la seconda seduta consecuitiva, dopo aver toccato il massimo dall’8 marzo di 51,88 dollari al barile.
Intanto, il greggio Brent con consegna a giugno sull’ICE Futures Exchange di Londra è in calo di 8 centesimi, a 54,28 dollari al barile. Il riferimento globale ieri ha chiuso al massimo dall’8 marzo di 55,09 dollari al barile.
La U.S. Energy Information Administration ha ha dichiarato che le scorte di greggio statunitensi sono salite di 1,57 milioni di barili la scorsa settimana al massimo storico di 535,5 milioni.
Si è trattato del tredicesimo aumento delle scorte USA nelle ultime 15 settimane, un dato che alimenta i timori sull’eccesso di scorte globali.
Intanto, la produzione statunitense è aumentata di 52.000 barili al giorno, a 9,2 milioni la scorsa settimana, livelli visti per l’ultima volta tra la fine del 2014 e l’inizio del 2015.
I dati pesano sull’ottimismo per il rispetto dei tagli effettuati dai paesi OPEC e non-OPEC.
Il petrolio ieri ha toccato il massimo di quattro settimane, grazie alla convinzione crescente che i tagli effettuati dai principali produttori starebbero iniziando a riequilibrare il mercato.
A novembre l’OPEC ha deciso di ridurre la produzione di circa 1,2 milioni di barili al giorno tra gennaio e giugno. La Russia ed altri 10 paesi non membri dell’organizzazione hanno accettato di tagliare la loro produzione di 600.000 barili al giorno.
In totale, è stato deciso di ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno a 32,5 milioni per il primo semestre dell’anno, ma finora la decisione ha avuto poco impatto sui livelli delle scorte.
Un comitato di Ministri dell’energia di paesi produttori OPEC e non-OPEC ha deciso di riunirsi nuovamente ad aprile per decidere se l’accordo per limitare la produzione debba essere o meno esteso per altri sei mesi. La decisione finale sarà presa dal cartello il 25 maggio.
Sul Nymex, i future della benzina con consegna a maggio sono in salita di 0,4 centesimi, o dello 0,3%, a 1,713 dollari al gallone, mentre il combustibile da riscaldamento con consegna a maggio è in calo di 0,2 centesimi a 1,601 dollari al gallone.
I future del gas naturale con consegna a maggio sono in calo di 0,2 centesimi a 3,268 dollari per milione di BTU.