(ANSA) - ROMA, 08 GIU - Eliminazione degli "adempimenti fiscali inutili" e di quelli "poco produttivi", ai fini del contrasto all'evasione, nonché "diminuzione della pressione fiscale, a partire da una congrua riduzione dell'aliquota Irpef del 38% per lo scaglione di redditi oltre 28.000 euro e fino a 55.000 euro". Sono le proposte per una riforma fiscale formulate dal Consiglio nazionale dei commercialisti ed elencate dal vertice della categoria (che conta quasi 118.000 iscritti) Massimo Miani dal palco dell'Assemblea generale, che si è aperta questa mattina, a Roma. Le altre richieste dei professionisti alla politica e alle Istituzioni sono di ottenere "maggiore stabilità e certezza normativa e rispetto dei principi dello Statuto dei diritti del contribuente" e la "introduzione della 'Local tax' (ovvero l'unificazione di Imu e Tasi)".