CERNOBBIO (Reuters) - L'ipotesi di incrementare la remunerazione degli azionisti da parte di Falck Renew quest'anno dipenderà dai risultati che sono comunque già migliorati rispetto agli obiettivi.
Lo ha detto l'AD della società attiva nella produzione di energia da fonti rinnovabili, Toni Volpe, parlando a margine del workshop Ambrosetti in corso a Villa d'Este a Cernobbio.
"È ancora un po' presto, aspettiamo la fine dell'anno", si è limitato a dire il manager a chi gli chiedeva se la società ha deciso di aumentare il payout per il 2019.
"Abbiamo annunciato gli obiettivi di quest'anno che abbiamo già migliorato, quindi vedremo come si chiuderà l'anno, però fino adesso sta andando bene", ha aggiunto Volpe che ha sottolineato come Falck Renew all'estero punti su "sette Paesi europei più gli Stati Uniti e lì rimaniamo".
Quanto al nuovo governo giallorosso, appena insediato, per l'AD il giudizio è "assolutamente positivo. Già il governo precedente spingeva per la transizione energetica, e mi sembra di capire che in base ai primi annunci sul programma del nuovo governo che questa impostazione venga ulteriormente rafforzata. Bene direi, meglio di così mi sembra difficile. Partiranno le prime aste che consentiranno al settore delle rinnovabili di continuare a crescere".
Infine sull'ipotesi di introdurre la "carbon tax", che penalizza chi inquina maggiormente, Volpe sottolinea che negli altri Paesi "inserire un floor sulla carbon tax ha funzionato per decarbonizzare il settore energetico. Dal punto di vista di chi si occupa di transizione energetica, tutto ciò che riduce l'utilizzo del carbone nei processi industriali è positivo, poi vanno analizzati oneri e impatti sul settore".
(Giancarlo Navach)