Investing.com – L’euro è sceso al livello più basso degli ultimi 19 mesi contro la sterlina, dopo il rilascio di forti dati sull’occupazione nel Regno Unito, mentre continuano a pesare sulla moneta unica i timori per la crisi del debito nella zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8186 - il minimo dal 31 agosto 2010; successivamente il cambio si è attestato a 0,8189, in calo dello 0,66%.
Supporto a breve termine a 0,8141, minimo del 23 agosto 2010 e resistenza a 0,8244, massimo giornaliero.
La sterlina è stata spinta dai dati che hanno mostrato che il numero di persone che hanno richiesto un sussidio di disoccupazione è salito meno del previsto lo scorso mese, mentre il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente.
L’Ufficio di Statistica britannico ha dichiarato che il numero dei richiedenti del sussidio è salito di un destagionalizzato 3.600 a marzo, contro le aspettative per un aumento a 7.000.
Il dato precedente è stato rivisto al ribasso ad un aumento di 4.500 contro la lettura precedente di un aumento di 7.200.
Il tasso di disoccupazione è sceso all’8,3% dall’8,4% di febbraio, vale a dire il massimo dal 1995.
Intanto i verbali del meeting di politica monetaria di aprile della BoE hanno mostrato che sono un decisore ha votato a favore di un ulteriore allentamento monetario, dopo che 2 dei 9 membri del comitato decisionale avevano votato a favore di uno stimolo ulteriore a marzo.
Intanto l’euro sotto pressione in vista dell’asta di tioli spagnoli a 10 anni che si terrà giovedì, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo, in un clima di incertezza circa la capacità dello stato spagnolo di rispettare i target di riduzione del deficit in vista di un imminente recessione.
Le preoccupazioni per la salute economica del Portogallo sono state rinnovate dopo il primo ministro Pedro Passos Coelho ha dichiarato mercoledì che “non ci sono garanzie” che il paese rispetterà il suo impegno di tornare ai mercati internazionali dei capitali prima del settembre 2013.
La sterlina è salita contro il dollaro, con GBP/USD in salita dello 0,23%, a 1,5975.
Sempre mercoledì, i dati ufficiali hanno mostrato che il deficit delle partite correnti della zona euro è pari a 1,3 miliardi a febbraio, da un disavanzo di 3,7 miliardi nel mese precedente.
Gli economisti avevano previsto che un aumento dell’avanzo a febbraio pari a 5 miliardi di euro.
Nella mattinata degli scambi europei, il cambio EUR/GBP ha toccato 0,8186 - il minimo dal 31 agosto 2010; successivamente il cambio si è attestato a 0,8189, in calo dello 0,66%.
Supporto a breve termine a 0,8141, minimo del 23 agosto 2010 e resistenza a 0,8244, massimo giornaliero.
La sterlina è stata spinta dai dati che hanno mostrato che il numero di persone che hanno richiesto un sussidio di disoccupazione è salito meno del previsto lo scorso mese, mentre il tasso di disoccupazione è sceso inaspettatamente.
L’Ufficio di Statistica britannico ha dichiarato che il numero dei richiedenti del sussidio è salito di un destagionalizzato 3.600 a marzo, contro le aspettative per un aumento a 7.000.
Il dato precedente è stato rivisto al ribasso ad un aumento di 4.500 contro la lettura precedente di un aumento di 7.200.
Il tasso di disoccupazione è sceso all’8,3% dall’8,4% di febbraio, vale a dire il massimo dal 1995.
Intanto i verbali del meeting di politica monetaria di aprile della BoE hanno mostrato che sono un decisore ha votato a favore di un ulteriore allentamento monetario, dopo che 2 dei 9 membri del comitato decisionale avevano votato a favore di uno stimolo ulteriore a marzo.
Intanto l’euro sotto pressione in vista dell’asta di tioli spagnoli a 10 anni che si terrà giovedì, una sorta di test per l’appeal del debito spagnolo, in un clima di incertezza circa la capacità dello stato spagnolo di rispettare i target di riduzione del deficit in vista di un imminente recessione.
Le preoccupazioni per la salute economica del Portogallo sono state rinnovate dopo il primo ministro Pedro Passos Coelho ha dichiarato mercoledì che “non ci sono garanzie” che il paese rispetterà il suo impegno di tornare ai mercati internazionali dei capitali prima del settembre 2013.
La sterlina è salita contro il dollaro, con GBP/USD in salita dello 0,23%, a 1,5975.
Sempre mercoledì, i dati ufficiali hanno mostrato che il deficit delle partite correnti della zona euro è pari a 1,3 miliardi a febbraio, da un disavanzo di 3,7 miliardi nel mese precedente.
Gli economisti avevano previsto che un aumento dell’avanzo a febbraio pari a 5 miliardi di euro.