Investing.com - L’euro è salito contro il dollaro più debole questo giovedì, nell’incertezza su quando la Federal Reserve possa iniziare a ridimensionare il programma di stimolo, mentre i dati migliori del previsto hanno spinto l’euro.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3310, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,3291, in salita dello 0,27%.
Supporto a 1,3238, minimo di mercoledì e resistenza a 1,334, massimo del 12 agosto.
Il dollaro ha risentito dei dati che hanno mostrato che l’IPC è invariato a luglio, mentre l’inflazione core è salita meno del previsto.
I dati deludenti hanno alimentato i dubbi sulla maturità dei tempi per un effettivo ridimensionamento del programma di acquisti mensili da 85 miliardi di dollari al mese da parte della Federal Reserve.
L’euro è stato supportato dai dati di ieri che hanno mostrato che l’economia della zona euro è ritornata in crescita nel secondo trimestre, uscendo da una recessione di 18 mesi.
L’Eurostat ha dichiarato che l’economia della zona euro è cresciuta dello 0,3% nel trimestre terminato a giugno. Gli economisti hanno previsto una crescita su base trimestrale dello 0,2%.
L’economia in Francia è cresciuta dello 0,5% nel trimestre terminato a giugno, dopo due trimestri consecutivi in contrazione, mentre l’economia della Germania è cresciuta dello 0,7%, superando le aspettative.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,08% a 0,8556 ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,16% a 129,86.
Gli USA rilasceranno una serie di dati economici nel corso della giornata, tra cui i dati sull’inflazione al consumo, sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sulla produzione industriale e manifatturiera dell’Empire state e del Philly Fed.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio EUR/USD ha toccato 1,3310, il massimo da martedì; successivamente il cambio si è attestato a 1,3291, in salita dello 0,27%.
Supporto a 1,3238, minimo di mercoledì e resistenza a 1,334, massimo del 12 agosto.
Il dollaro ha risentito dei dati che hanno mostrato che l’IPC è invariato a luglio, mentre l’inflazione core è salita meno del previsto.
I dati deludenti hanno alimentato i dubbi sulla maturità dei tempi per un effettivo ridimensionamento del programma di acquisti mensili da 85 miliardi di dollari al mese da parte della Federal Reserve.
L’euro è stato supportato dai dati di ieri che hanno mostrato che l’economia della zona euro è ritornata in crescita nel secondo trimestre, uscendo da una recessione di 18 mesi.
L’Eurostat ha dichiarato che l’economia della zona euro è cresciuta dello 0,3% nel trimestre terminato a giugno. Gli economisti hanno previsto una crescita su base trimestrale dello 0,2%.
L’economia in Francia è cresciuta dello 0,5% nel trimestre terminato a giugno, dopo due trimestri consecutivi in contrazione, mentre l’economia della Germania è cresciuta dello 0,7%, superando le aspettative.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,08% a 0,8556 ed è sceso contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,16% a 129,86.
Gli USA rilasceranno una serie di dati economici nel corso della giornata, tra cui i dati sull’inflazione al consumo, sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sulla produzione industriale e manifatturiera dell’Empire state e del Philly Fed.