Investing.com - L’euro si è avvicinato oggi ai livelli più bassi delle ultime due settimane contro un dollaro più forte; si fanno sempre più concrete le speranze di un accordo per riavviare la macchina federale e aumentare il tetto del debito USA.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,3480 negli scambi della mattinata statunitense, il minimo dal 30 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,3492, in calo dello 0,51%.
Supporto a 1,3461, minimo del 25 settembre e resistenza a 1,3570, massimo della seduta.
Il dollaro ha trovato supporto dopo le dichiarazioni di ieri del Leader della Maggioranza al Senato USA, Harry Reid, secondo il quale sono stati fatti “enormi progressi” verso un accordo per aumentare il tetto del debito statunitense e far ripartire la macchina federale, alimentando le speranze di raggiungere un compromesso.
Se non verrà raggiunto un accordo sull’aumento del tetto del debito entro la scadenza di giovedì, gli USA dovranno affrontare un default del debito sovrano senza precedenti.
Qualsiasi accordo dovrà comunque essere approvato dalla Camera dei Rappresentanti, il cui Portavoce John Boehner dovrà decidere se concedere il voto o richiedere tagli alla spesa federale.
La moneta unica non ha risentito dei dati sull’inaspettato miglioramento del sentimento economico tedesco a ottobre, salito al massimo da aprile 2010.
I dati del Centro per la Ricerca Economica ZEW mostrano un aumento di 3,2 punti dell’indice del sentimento economico tedesco a 52,8 a ottobre, rispetto al 49,6 di settembre. Gli analisti prevedevano una lettura invariata.
Intanto, i dati rilasciati oggi mostrano che un indice dell’attività manifatturiera nello stato di New York questo mese è stato al di sotto delle aspettative.
La Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice dell’andamento generale delle imprese è sceso a 1,52 questo mese dal 6,29 di settembre. Gli analisti avevano previsto una lettura di 7,0.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP giù dello 0,30% a 0,8458 e EUR/JPY giù dello 0,52% a 132,97.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,3480 negli scambi della mattinata statunitense, il minimo dal 30 settembre; successivamente il cambio si è attestato a 1,3492, in calo dello 0,51%.
Supporto a 1,3461, minimo del 25 settembre e resistenza a 1,3570, massimo della seduta.
Il dollaro ha trovato supporto dopo le dichiarazioni di ieri del Leader della Maggioranza al Senato USA, Harry Reid, secondo il quale sono stati fatti “enormi progressi” verso un accordo per aumentare il tetto del debito statunitense e far ripartire la macchina federale, alimentando le speranze di raggiungere un compromesso.
Se non verrà raggiunto un accordo sull’aumento del tetto del debito entro la scadenza di giovedì, gli USA dovranno affrontare un default del debito sovrano senza precedenti.
Qualsiasi accordo dovrà comunque essere approvato dalla Camera dei Rappresentanti, il cui Portavoce John Boehner dovrà decidere se concedere il voto o richiedere tagli alla spesa federale.
La moneta unica non ha risentito dei dati sull’inaspettato miglioramento del sentimento economico tedesco a ottobre, salito al massimo da aprile 2010.
I dati del Centro per la Ricerca Economica ZEW mostrano un aumento di 3,2 punti dell’indice del sentimento economico tedesco a 52,8 a ottobre, rispetto al 49,6 di settembre. Gli analisti prevedevano una lettura invariata.
Intanto, i dati rilasciati oggi mostrano che un indice dell’attività manifatturiera nello stato di New York questo mese è stato al di sotto delle aspettative.
La Federal Reserve Bank di New York ha dichiarato che l’indice dell’andamento generale delle imprese è sceso a 1,52 questo mese dal 6,29 di settembre. Gli analisti avevano previsto una lettura di 7,0.
L’euro è in calo contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP giù dello 0,30% a 0,8458 e EUR/JPY giù dello 0,52% a 132,97.