Investing.com - Il dollaro è in calo al minimo della seduta contro l’euro questo mercoledì in seguito agli ottimistici dati industriali tedeschi che hanno contenuto i timori per un possibile taglio dei tassi di interesse nei prossimi mesi da parte della Banca Centrale Europea.
Negli scambi europei del pomeriggio, l’euro è in salita contro il dollaro, con EUR/USD in aumento dello 0,35% a 1,3522.
L’euro ha guadagnato terreno in seguito al report che ha mostrato come gli ordinativi alle fabbriche in Germania siano aumentati del 3,3% a settembre, ben oltre le aspettative di un aumento dello 0,5% nonché in salita del 7,9% su base annua.
I rialzi dell’euro sono rimasti stabili tra i timori che la BCE possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la ripresa economica nella regione.
Sebbene per domani non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE, molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre.
Questa mattina, i dati rivisti hanno mostrato che la lettura finale dell’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi nella regione ad ottobre è scesa a 51,6 dal 52,2 di settembre, ma è in salita dalla stima preliminare di 50,9.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono scese dello 0,6% a settembre, in confronto al previsto calo dello 0,4%.
Il dollaro è in salita contro lo yen, con USD/JPY in aumento dello 0,12% a 98,61.
Il dollaro è in calo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,30% a 1,6090 in seguito ai dati migliori del previsto sulla produzione manifatturiera in Gran Bretagna che si sono uniti ai segnali di una ripresa economica che avanza.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione manifatturiera in Gran Bretagna è salita dell’1,2% a settembre, oltre le aspettative di un aumento dell’1,1% ed è in aumento dello 0,8% su base annua, contro le previsioni di una crescita annua dello 0,7%.
La produzione industriale è aumentata dello 0,9% a settembre, in confronto al previsto aumento dello 0,5% ed è salita del 2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il dollaro è in calo anche contro il franco svizzero, con USD/CHF giù dello 0,27% a 0,9110.
Il biglietto verde è sceso al minimo di due settimane contro il dollaro neozelandese, con NZD/USD in salita dello 0,45% a 0,8402.
Il “kiwi” è stato spinto in seguito ai dati rilasciati oggi secondo cui il numero degli occupati in Nuova Zelanda è aumentato dell’1,2% nel terzo trimestre, contro le aspettative di una crescita dello 0,5%.
Il tasso di disoccupazione del paese è sceso al 6,2% nell’ultimo trimestre, dal 6,4% del trimestre precedente, in linea con le aspettative.
Il biglietto verde è in calo contro il dollaro australiano e il dollaro canadese, con AUD/USD in salita dello 0,20% a 0,9528 e USD/CAD giù dello 0,15% a 1,0437.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,28% a 80,57.
Negli scambi europei del pomeriggio, l’euro è in salita contro il dollaro, con EUR/USD in aumento dello 0,35% a 1,3522.
L’euro ha guadagnato terreno in seguito al report che ha mostrato come gli ordinativi alle fabbriche in Germania siano aumentati del 3,3% a settembre, ben oltre le aspettative di un aumento dello 0,5% nonché in salita del 7,9% su base annua.
I rialzi dell’euro sono rimasti stabili tra i timori che la BCE possa tagliare i tassi di interesse per salvaguardare la ripresa economica nella regione.
Sebbene per domani non sia previsto alcun cambiamento della politica della BCE, molti investitori si aspettano che la banca segnali la possibilità di un ulteriore allentamento della politica monetaria durante il vertice di dicembre.
Questa mattina, i dati rivisti hanno mostrato che la lettura finale dell’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi nella regione ad ottobre è scesa a 51,6 dal 52,2 di settembre, ma è in salita dalla stima preliminare di 50,9.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio nella zona euro sono scese dello 0,6% a settembre, in confronto al previsto calo dello 0,4%.
Il dollaro è in salita contro lo yen, con USD/JPY in aumento dello 0,12% a 98,61.
Il dollaro è in calo contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,30% a 1,6090 in seguito ai dati migliori del previsto sulla produzione manifatturiera in Gran Bretagna che si sono uniti ai segnali di una ripresa economica che avanza.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione manifatturiera in Gran Bretagna è salita dell’1,2% a settembre, oltre le aspettative di un aumento dell’1,1% ed è in aumento dello 0,8% su base annua, contro le previsioni di una crescita annua dello 0,7%.
La produzione industriale è aumentata dello 0,9% a settembre, in confronto al previsto aumento dello 0,5% ed è salita del 2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Il dollaro è in calo anche contro il franco svizzero, con USD/CHF giù dello 0,27% a 0,9110.
Il biglietto verde è sceso al minimo di due settimane contro il dollaro neozelandese, con NZD/USD in salita dello 0,45% a 0,8402.
Il “kiwi” è stato spinto in seguito ai dati rilasciati oggi secondo cui il numero degli occupati in Nuova Zelanda è aumentato dell’1,2% nel terzo trimestre, contro le aspettative di una crescita dello 0,5%.
Il tasso di disoccupazione del paese è sceso al 6,2% nell’ultimo trimestre, dal 6,4% del trimestre precedente, in linea con le aspettative.
Il biglietto verde è in calo contro il dollaro australiano e il dollaro canadese, con AUD/USD in salita dello 0,20% a 0,9528 e USD/CAD giù dello 0,15% a 1,0437.
L’indice del dollaro, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è sceso dello 0,28% a 80,57.