WASHINGTON (Reuters) - Jared Kushner, genero del presidente statunitense Donald Trump e alto consigliere della Casa Bianca, ha negato di aver tramato con la Russia e di aver avuto grossomodo quattro incontri con funzionari di Mosca durante la corsa elettorale dell'anno scorso e nella transizione presidenziale.
In una dichiarazione scritta diffusa prima di un'audizione a porte chiuse davanti al Congresso, Kushner ha spiegato che il nulla osta di sicurezza inviato inizialmente era stato inoltrato troppo presto per errore e di conseguenza non erano stati inseriti tutti i contatti con esponenti stranieri.
"Non ho tramato, né so di altri che nella campagna lo abbiano fatto, con nessun governo estero", ha affermato Kushner.
"Non ho avuto contatti impropri. Non ho fatto affidamento a finanziamenti russi per le mie attività imprenditoriali nel settore privato", ha aggiunto.
Kushner deve fronteggiare due giornate di domande da parte del Congresso, che vuole verificare se il comitato elettorale di Trump abbia accettato l'aiuto della Russia per vincere la corsa alla Casa Bianca.