TORINO (Reuters) - I dati delle immatricolazioni di luglio sono ancora positivi per il mercato italiano dell'auto (+5,9%) ma su livelli più contenuti dei mesi scorsi e gli operatori si interrogano sulle prospettive.
In primo piano il ruolo delle vendite a KM zero e la flessione della quota di vendite alle famiglie.
"Il mercato italiano dell’auto fa dunque registrare in luglio una crescita più contenuta, ma comunque in linea con la previsione di chiudere il 2017 intorno ai 2.000.000 di immatricolazioni", dice in una nota il Centro Studi Promotor che rileva "una minore incidenza delle 'chilometri zero' rispetto a giugno".
Una nota Unrae sottolinea la "riduzione del tasso di crescita rispetto al cumulato dei primi sette mesi del 2017 (+8,6%)" e aggiunge che "il mercato sembra aver risentito dello sforzo immatricolativo dei mesi scorsi denunciato dal calo delle vendite nel canale privati".
Più preoccupato Filippo Pavan Bernacchi, presidente di Federauto. "Abbiamo chiuso un mese difficile, partito a rilento e condizionato da un importante stock di chilometri zero accumulatosi nei mesi pregressi. Un ricorso alle autoimmatricolazioni che si è confermato anche in luglio. È per questo che possiamo affermare che il dato finale si scrive +5,9% ma si legge -1,9%, che corrisponde invece al mercato privati, ossia alla vendita alle famiglie. E questo dato negativo è una spia lampeggiante nel quadro strumenti del mercato auto".
E' comunque il miglior luglio dal 2010, dice Anfia.
"Dopo la crescita a doppia cifra registrata a giugno, il mercato, pur rallentando il ritmo, mantiene il segno positivo. Questo mese presenta comunque il miglior risultato in termini di volumi dal 2010, quando si superarono le 153.000 unità", dice una nota della associazione dei produttori.
(Gianni Montani)