Investing.com - I prezzi del greggio sono in ribasso questo giovedì. I trader degli energetici valutano la prospettiva di un taglio della produzione coordinato, mentre è in corso il seguitissimo vertice tra l’OPEC e i suoi alleati a Vienna.
I future del Brent il riferimento internazionale, crollano di 2,19 dollari, o del 3,75%, a 59,22 dollari al barile alle 07:57 ET (12:57 GMT), dopo aver raggiunto il minimo intraday di 58,42 dollari.
I future del greggio West Texas Intermediate (WTI) segnano un tonfo di 2,16 dollari, o del 4,14%, a 50,66 dollari al barile dopo aver toccato il minimo intraday di 50,24 dollari.
L’OPEC e i suoi alleati stanno lavorando ad un taglio della produzione fino a 1,5 milioni di barili al giorno, ma potrebbero non riuscire a trovare un accordo se non si dovesse arrivare ad un compromesso con la Russia, che non fa parte dell’organizzazione, ha affermato il ministro per l’energia saudita questo giovedì.
L’OPEC è in attesa di notizie dal ministro per l’energia russo Alexander Novak, rientrato da Vienna in anticipo probabilmente per parlare con il Presidente Vladimir Putin.
Novak tornerà a Vienna domani per le trattative tra l’OPEC (guidata dall’Arabia Saudita) e i suoi alleati.
L’OPEC spera di far salire il prezzo del greggio, sceso di quasi un terzo da ottobre, ma il Presidente USA Donald Trump chiede di renderlo più economico evitando di tagliare la produzione.
Ieri, Trump ha aumentato le pressioni sull’OPEC affinché mantenga invariata la produzione.
“Se tutto andrà per il verso giusto, l’OPEC manterrà i flussi invariati, senza restrizioni. Il mondo non vuole vedere prezzi più alti, né ne ha bisogno!” Ha scritto su Twitter.
“Speriamo di concludere qualcosa entro la fine della giornata di domani … Dobbiamo convincere i paesi non-OPEC”, ha riferito ai giornalisti il ministro saudita, Khalid al-Falih.
“Se non tutti saranno intenzionati a partecipare e contribuire in modo equo, aspetteremo finché non lo saranno”.
Quando gli è stato chiesto se l’OPEC potrebbe non riuscire a raggiungere un accordo, ha risposto che non si esclude nessuna opzione. I possibili tagli alla produzione operati dall’OPEC e dai suoi alleati vanno da 0,5 a 1,5 milioni di barili al giorno ed ha affermato che secondo lui un milione sarebbe accettabile.
“Pensiamo che l’OPEC dedicherà del tempo a scegliere le parole adeguate. Essere troppo cauti nelle dichiarazioni, per far piacere al Presidente Trump, fa correre tuttavia il rischio di diluire il messaggio”, ha dichiarato Olivier Jakob di Petromatrix Consultancy.
I delegati OPEC hanno affermato che l’Organizzazione e i suoi alleati potrebbero tagliare la produzione di un milione di barili al giorno se la Russia contribuisse con 150.000 barili al giorno. Se la Russia dovesse contribuire con 250.000 barili al giorno, allora il totale potrebbe superare gli 1,3 milioni di barili.
La U.S. Energy Information Administration rilascerà il report settimanale ufficiale sulle scorte oggi alle 11:00 ET (16:00 GMT). Il report viene pubblicato con un giorno di ritardo per via del lutto nazionale indetto ieri negli Stati Uniti per la morte dell’ex Presidente George H.W. Bush.
-- Articolo realizzato con il contributo di Reuters