ROMA (Reuters) - In linea con i principali previsori nazionali e internazionali, Confcommercio riduce la stima di crescita del 2014 a 0,3% da 0,5% e non esclude che il governo possa essere costretto a una nuova manovra correttiva per riportare il deficit sotto il tetto europeo del 3% del Pil.
A pesare sull'andamento dell'economia quest'anno è il peggior andamento degli investimenti (-0,9%, contro il -0,3% stimato a settembre), mentre i consumi dovrebbero leggermente migliorare a +0,2%, rispetto a +0,1% previsto in precedenza, dice l'associazione dei commercianti in uno studio presentato oggi.
L'ultima stima ufficiale del governo di 0,8% risale ad aprile ed è destinata ad essere rivista al ribasso in settembre.
L'andamento deludente dell'economia farà lievitare l'indebitamento netto verso il 3% del Pil, rispetto al 2,6% indicato dall'esecutivo.
Qualche beneficio arriverà dal Sec 2010, il nuovo sistema contabile europeo, che dovrebbe ridurre il rapporto deficit/Pil di 0,1 punti e liberare 1,7 miliardi di euro, osserva Confcommercio.
Nonostante questo, secondo il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, "non si può escludere che ad ottobre sarà necessaria una manovra correttiva", per centrare il target di bilancio dell'Unione europea.
Quanto al "2015, si presenta come un anno di transizione più che di ripresa. Confermiamo la previsione del Pil a +0,9%", prosegue l'associazione.
(Giuseppe Fonte)
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