Investing.com - L’euro è in calo contro le altre principali valute questo martedì, in seguito alla pubblicazione di una serie di report deludenti sull’attività del settore dei servizi da parte dei paesi della zona euro.
Il cambio EUR/USD è in calo dello 0,23% a 1,3391 da circa 1,3420 prima dei dati.
Supporto a 1,3366 e resistenza intorno a 1,3450.
Il calo dell’euro è seguito alla pubblicazione del report che ha mostrato che l’attività del settore dei servizi in Italia è cresciuta ad un tasso minore del previsto a luglio, dopo aver toccato il massimo dal novembre 2010 il mese scorso.
L’indice dei direttori acquisti per il settore dei servizi in Italia è sceso a 52,8 a luglio da 53,9 di giugno. Gli economisti prevedevano una lettura di 54,0.
L’attività del settore dei servizi in Germania e Spagna è cresciuta il mese scorso, mentre l’espansione nel settore dei servizi in Francia è rimasta limitata.
Il PMI dei servizi della zona euro è pari a 54,2, in salita da 52,2 di giugno, in leggero calo dalla lettura preliminare di 54,4.
I dati si sono uniti ai segnali che la ripresa economica nella zona euro stia perdendo lo slancio, mentre gli investitori attendono l’esito del vertice di politica monetaria della Banca Centrale Europea previsto per giovedì.
Il report della scorsa settimana, che ha mostrato un calo dello 0,4% del tasso annuo di inflazione nella zona euro a luglio dallo 0,5% di giugno, ha alimentato i timori per l’aumento delle pressioni deflazionarie nella regione.
In un secondo report pubblicato oggi si legge che le vendite al dettaglio nella zona euro hanno visto un aumento dello 0,4% rispetto al mese precedente a giugno, in linea con le aspettative.
L’attenzione degli investitori è ora rivolta al report dell’Institute of Supply Management sull’attività del settore dei servizi statunitense, atteso nel corso della giornata.
L’euro è sceso al minimo della seduta contro lo yen, con EUR/JPY giù dello 0,15% a 137,44.
La moneta unica è in calo anche contro la sterlina, con EUR/GBP giù dello 0,34% a 0,7932.
La sterlina è salita dopo i dati di oggi che hanno mostrato un aumento dell’attività del settore dei servizi britannico a luglio al tasso più veloce degli ultimi otto mesi.
I dati positivi si sono uniti alle aspettative che il miglioramento della ripresa economica britannica possa spingere la Banca d’Inghilterra ad alzare i tassi di interesse prima della fine del 2014.