MILANO (Reuters) - L'Italia tornerà a crescere all'inizio di quest'anno, ma la ripresa sarà "fragile", con disoccupazione ancora elevata e l'economia in deflazione.
È il quadro che disegna la Commissione Ue nelle previsioni d'inverno, pubblicate oggi e commentate dall'eurocommissario agli Affari economici Pierre Moscovici.
Bruxelles conferma per quest'anno una previsione dello 0,6% per la crescita italiana, che si andrà poi rafforzare nel 2016, con un +1,3%.
Nel 2015 l'economia sarà "sostenuta dall'export e da un miglioramento solo moderato della domanda interna" si legge nel documento, il quale segnala peraltro come l'Italia sia uno dei paesi che maggiormente beneficia dell'euro debole.
Ma la Commissione mette in guardia da un possibile ritardo nella ripresa della domanda estera, definito "il rischio principale" per la crescita, mentre si fa notare che la "piena realizzazione delle riforme strutturali e dei piani di investimento Ue" rappresenta un potenziale elemento positivo.
MAGGIORI DETTAGLI SU RIFORME
Il 2015 sarà ancora un anno critico per l'Italia, la cui sfida principale, nelle parole di Moscovici, resta quella dell'alto debito e della bassa crescita.
"Continuiamo a incoraggiare il governo italiano a fare le riforme che ancora ci aspettiamo. Ci attendiamo che specifichi ulteriormente l'agenda di riforme economiche e che rispetti gli impegni di bilancio per il 2015" ha detto l'eurocommissario .
(Giulio Piovaccari)
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