LONDRA (Reuters) - Il dollaro scambia vicino ai minimi di tre settimane e mezzo nei confronti di un paniere di valute, sulla scia di ulteriori deludenti dati cinesi che mettono in evidenza la debolezza della seconda economia mondiale e alimentano le scommesse su un allungamento dei tempi per il rialzo dei tassi di interesse Usa.
I prezzi al consumo cinesi hanno mostrato a settembre, a perimetro annuo, un incremento dell'1,6%, inferiore alle attese per un +1,8% e al 2,0% di agosto.
I numeri sull'inflazione, giunti il giorno dopo il dato sull'import sceso del 20% a settembre, lasciano intendere che l'economia cinese inciderà sulla capacità della Fed di rialzare i tassi di interesse.
"Il dato di oggi sull'inflazione e quello di ieri sull'import stanno facendo male al 'risk sentiment'", spiega Niels Christensen, currency strategist di Nordea.
"Una prospettiva a tinte fosche per la Cina potrebbe offrire un appiglio alla Fed per posticipare un rialzo dei tassi. In ogni caso stiamo assistendo a un sempre più crescente numero di esponenti dell'istituto centrale americano che esprimono perplessità sull'incremento del costo del denaro".
Ieri il governatore della Fed Daniel Tarullo ha detto a Cnbc di non credere che l'economia sia pronta a tale operazione entro l'anno mentre il presidente della Fed di St. Louis, James Bullard, ha definito improbabile un rialzo dei tassi a ottobre.