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Futures Oro/Argento/Rame previsione settimanale 30 nov.- 4 dic.

Pubblicato 29.11.2015, 12:21
Oro in calo per la sesta settimana consecutiva
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Investing.com - L’oro è crollato al minimo dal febbraio 2010 lo scorso venerdì, con i mercati che attendono un aumento dei tassi per il mese prossimo.

Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, l’oro con consegna a febbraio ha segnato un crollo di 13,50 dollari, o dell’1,26% lo scorso venerdì, chiudendo la settimana a 1.056,20 dollari l’oncia troy.

Precedentemente i prezzi erano scesi a 1.051,60, il minimo degli ultimi sei anni, poiché gli investitori hanno ridotto le posizioni nelle aspettative di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve per la prima volta in quasi dieci anni durante il vertice di dicembre.

Sulla settimana i futures dell’oro hanno chiuso in calo di 13,80 dollari, o dell’1,88%, il sesto settimanale.

I volumi di venerdì sono stati piuttosto ridotti vista la chiusura per la Festa del Ringraziamento negli USA. I mercati hanno chiuso venerdì all’1:00 PM, mentre giovedì sono stati chiusi tutto il giorno.

L’Indice del Dollaro USA è salito dello 0,19%, a 100,05, alla chiusura degli scambi di venerdì. Precedentemente l’indice è salito 100,26, un livello che non si registrava dal 16 marzo.

Il biglietto verde è rimasto supportato dopo i dati statunitensi che hanno alimentato le aspettative verso un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve per il mese prossimo.

Le materie prime espresse in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il biglietto verde è in salita.

I futures dell’oro sono scesi di oltre il 6% a novembre nelle aspettative di un aumento dei tassi da parte della Federal Reserve durante il vertice del 15-16 dicembre.

Le aspettative di un aumento anticipato dei tassi di interesse pesano sull’oro, dal momento che il metallo prezioso non riesce a tenere il passo con gli investimenti ad alto rendimento quando i tassi sono alti.

Sempre sul Comex, i futures dell’argento con consegna a marzo è sceso venerdì di 12,7 centesimi, o dello 0,9%, a 14,04 dollari l’oncia troy. Il 23 novembre i prezzi sono scesi al minimo di sei anni di 13,85 dollari l’oncia troy.

Sulla settimana i futures dell’argento sono scesi di 8,8 centesimi, o dello 0,62%, il sesto calo settimanale consecutivo.

Il rame con consegna a marzo è salito venerdì di 0,8 centesimi, o dello 0,41% a 2,057 dollari la libbra. Il metallo rosso è salito del 4% giovedì, poiché i regolatori cinesi stanno considerando di avviare un indagine sullo short selling del metallo sul mercato locale.

Nonostante l’impennata di venerdì, sulla settimana i prezzi del rame sono scesi di 0,2 centesimi o dello 0,19%, tra un dollaro USA più forte ed i timori per il calo della domanda dalla Cina.

Nella settimana oramai alle porte, i traders attenderanno i dati USA di venerdì sull’occupazione non agricola, l’ultimo report sull’occupazione prima della decisione sui tassi della Fed durante il vertice del 15 e 16 dicembre.

Gli investitori attenderanno inoltre per giovedì il vertice della BCE, nella speculazione che la banca decida di rafforzare l’attuale programma di stimolo.

In vista della prossima settimana, Investing.com ha compilato una lista di questi ed altri eventi significativi che potrebbero influenzare i mercati.

Lunedì 30 novembre

Gli USA pubblicheranno un report sull’attività manifatturiera nell’area di Chicago, nonché i dati del settore privato sulle vendite di case in corso.

Martedì 1 dicembre

La Cina pubblicherà i dati della China Federation of Logistics and Purchasing sull’attività del settore manifatturiero e del settore terziario, nonché l’indice Caixin sul settore dei servizi e l’indice Caixin rivisto sul settore manifatturiero.

La Reserve Bank of Australia annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso, un documento che presenta le condizioni economiche ed i fattori che influenzano le decisioni di politica monetaria.

Il Governatore della BoE Mark Carney terrà una conferenza stampa a Londra per illustrare il Report sulla Stabilità Finanziaria, unitamente ai risultati degli Stress Test sulle banche britanniche. Il Regno Unito rilascerà un report sull’attività manifatturiera.

Negli USA l’ISM rilascerà un report sull’attività manifatturiera.

Mercoledì 2 dicembre

Il Governatore della RBA Glenn Stevens terrà un intervento nel corso dell’incontro presso la Camera di Commercio Australiana-Israeliana a Perth. L’Australia produrrà i dati sul PIL del terzo trimestre.

La zona euro produrrà i dati sull’indice dei prezzi al consumo.

Gli USA rilasceranno il report ADP sulla creazione di nuovi posti di lavoro, nonché io dati sulle scorte di greggio. La Presidente della Fed Janet Yellen terrà un intervento sulle proiezioni economiche statunitensi presso l’Economic Club a Washington D.C.

La Banca del Canada annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso, un documento che presenta le condizioni economiche ed i fattori che influenzano le decisioni di politica monetaria.

Giovedì 3 dicembre

La BCE annuncerà la decisione di politica monetaria. Nel corso della giornata il Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi terrà una conferenza stampa.

Gli USA rilasceranno i dati sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, mentre l’ISM rilascerà un report sull’attività del settore dei servizi. La Presidente della Fed Janet Yellen testimonierà sulla politica monetaria davanti alla Commissione Economica a Washington D.C.

Venerdì 4 dicembre

Gli USA chiuderanno la settimana con i dati sull’occupazione non agricola.

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