Bank of America (BofA) ha segnalato un crescente consenso nei confronti del dollaro statunitense, con un notevole sell-off avvenuto la scorsa settimana. Gli investitori sia negli Stati Uniti che in Europa hanno assunto posizioni nette corte sul dollaro per l'anno in corso. La domanda di put sul dollaro - opzioni per vendere la valuta - è aumentata.
Questa settimana BofA ha evidenziato una prospettiva rialzista sull'euro rispetto al dollaro neozelandese (EUR/NZD), citando segnali di continuazione del trend rialzista. Questa prospettiva si allinea con una posizione ribassista sul dollaro neozelandese a seguito della decisione della Reserve Bank of New Zealand (RBNZ) di tagliare il tasso di riferimento di 25 punti base il 14 agosto 2024, accompagnata da una guidance dovish.
L'EUR/NZD spot è scambiato su un handle di 1,81, vicino al minimo mensile. La matrice tecnica di BofA suggerisce un'ampia continuazione del trend rialzista per l'euro, mentre il Comprehensive Analytical Risk System (CARS) indica un trend ribassista per il dollaro neozelandese a causa del calo dei rendimenti neozelandesi.
Nel mercato delle opzioni, si è registrata una domanda significativa di call sull'euro - opzioni per acquistare la valuta - poiché le volatilità implicite sono aumentate per la coppia EUR/USD in un contesto di volatilità generalmente in calo.
Tuttavia, BofA rileva un potenziale rischio per le sue prospettive rialziste su EUR/NZD: l'imminente pubblicazione dei dati preliminari dell'indice dei responsabili degli acquisti (PMI) dell'Eurozona di agosto questa settimana. Se i dati PMI dovessero essere più deboli del previsto, potrebbero mettere in discussione l'attuale visione sulla performance della coppia di valute.
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