Investing.com – Il dollaro statunitense è misto contro le principali controparti, i timori sulla crisi del debito sovrano nella zona euro pesano sulla richiesta di asset a più alto rendimento.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,34% a 1,2461.
L’euro ha perso il terreno guadagnato contro il biglietto verde, dopo che la Spagna ha visto quasi raddoppiare i rendimenti dei titoli a breve termine.
La Spagna ha collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso.
Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
L’impennata dei rendimenti è giunta dopo che l’agenzia
di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario, in seguito alla richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,71%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto il Tesoro Italiano ha collocato inoltre 2,99 miliardi di titoli di stato a 2 anni, ad un rendimento medio del 4,71%, il massimo da dicembre.
Il sentimento resta piuttosto fragile, per via dei dubbi su un summit Europeo che inizierà nel corso della settimana, con un certo timore verso la risoluzione della crisi del debito.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,12% a 1,5594.
La sterlina si è rafforzata dopo che il Governatore della BoE Mervyn King ha dichiarato che un taglio del tasso di interesse sarebbe un effettivo stimolo all’economia, superiore anche all’allentamento quantitativo.
Davanti alla Commissione al Tesoro in Parlamento, King ha dichiarato che la previsione per l’economia del Regno Unito è peggiorata nelle scorse settimane, come risultato della crisi nella zona euro.
La dichiarazioni giungono dopo i dati ufficiali che mostrano che i prestiti netti al settore pubblico nel Regno Unito sono saliti a 17,9 miliardi di sterline a maggio, in salita rispetto ai 15,2 miliardi dello stesso periodo nel 2011.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,50% a 79,26, e USD/CHF in salita dello 0,36% a 0,9638.
Inoltre, il biglietto verde è sceso contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,07% a 1,0284, AUD/USD in salita dello 0,21% a 1,0030 e NZD/USD in salita dello 0,36% a 0,7901.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,12% a 82,74.
I ministri dell’economia di Germania, Francia, Italia e Spagna terranno dei dialoghi in vista del summit europeo di giovedì e venerdì. Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché un report sulla fiducia dei consumatori.
Durante il pomeriggio degli scambi europei il dollaro è salito contro l’euro, con EUR/USD in calo dello 0,34% a 1,2461.
L’euro ha perso il terreno guadagnato contro il biglietto verde, dopo che la Spagna ha visto quasi raddoppiare i rendimenti dei titoli a breve termine.
La Spagna ha collocato più dei 3 miliardi messi all’asta, vendendo 1,6 miliardi di titoli di stato a 3 mesi, ad un rendimento medio del 2,36%, contro lo 0,84% del mese scorso.
Il paese ha venduto inoltre 1,48 miliardi di titoli di stato a 6 mesi, ad un rendimento medio del 3,23%, contro l’1,73% del mese scorso.
L’impennata dei rendimenti è giunta dopo che l’agenzia
di rating Moody’s ha declassato 28 banche spagnole, nei timori verso la capacità di Madrid di supportare il settore bancario, in seguito alla richiesta formale di salvataggio dal parte della Spagna per 100 miliardi di euro al settore bancario.
In seguito all’asta, il rendimento dei titoli Spagnoli a 10 anni è salito al 6,71%, vicino alla soglia critica del 7%, generalmente considerata insostenibile nel lungo termine.
Intanto il Tesoro Italiano ha collocato inoltre 2,99 miliardi di titoli di stato a 2 anni, ad un rendimento medio del 4,71%, il massimo da dicembre.
Il sentimento resta piuttosto fragile, per via dei dubbi su un summit Europeo che inizierà nel corso della settimana, con un certo timore verso la risoluzione della crisi del debito.
Il biglietto verde è sceso contro la sterlina, con GBP/USD in salita dello 0,12% a 1,5594.
La sterlina si è rafforzata dopo che il Governatore della BoE Mervyn King ha dichiarato che un taglio del tasso di interesse sarebbe un effettivo stimolo all’economia, superiore anche all’allentamento quantitativo.
Davanti alla Commissione al Tesoro in Parlamento, King ha dichiarato che la previsione per l’economia del Regno Unito è peggiorata nelle scorse settimane, come risultato della crisi nella zona euro.
La dichiarazioni giungono dopo i dati ufficiali che mostrano che i prestiti netti al settore pubblico nel Regno Unito sono saliti a 17,9 miliardi di sterline a maggio, in salita rispetto ai 15,2 miliardi dello stesso periodo nel 2011.
Il biglietto verde è sceso contro lo yen, ma è salito contro il franco svizzero, con USD/JPY in calo dello 0,50% a 79,26, e USD/CHF in salita dello 0,36% a 0,9638.
Inoltre, il biglietto verde è sceso contro le controparti canadesi australiane e neozelandesi, con USD/CAD giù dello 0,07% a 1,0284, AUD/USD in salita dello 0,21% a 1,0030 e NZD/USD in salita dello 0,36% a 0,7901.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,12% a 82,74.
I ministri dell’economia di Germania, Francia, Italia e Spagna terranno dei dialoghi in vista del summit europeo di giovedì e venerdì. Nel corso della giornata gli Usa rilasceranno i dati sull’inflazione dei prezzi delle case, nonché un report sulla fiducia dei consumatori.