Investing.com - Il dollaro ha concluso la settimana giù nei confronti dello yen il venerdì, scambiato vicinissimo al minimo storico, dopo che i dati hanno mostrato che negli Stati Uniti l’occupazione non è salita, incrementando le aspettative per un ulteriore stimolo monetario da parte della Federal Reserve.
Il cambio USD/JPY ha toccato 76,52 venerdì, il minimo di due giorni, successivamente la coppia successivamente si è attestata a 76,79 alla chiusura dei mercati di venerdì, in discesa dello 0,07% rispetto alla settimana.
Supporto a breve termine a 76,29, minimo dell’11 agosto e resistenza a 77,23, massimo di giovedì e di quattro giorni.
Venerdì scorso, il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha dichiarato che l’occupazione non agricola è rimasta invariata il mese scorso, la lettura più bassa dal settembre 2010, dopo l'aumento rivisto di 85.000 nel mese di luglio. Gli economisti si aspettavano che l’occupazione non agricola salisse di 74 mila nel mese di agosto. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 9,1%.
I dati scoraggianti hanno avvalorato la tesi che la Fed si imbarcherà in un terzo round di allentamento monetario dopo che il presidente Ben Bernanke ha dichiarato la settimana scorsa che la banca centrale è rimasta disposta ad attuare misure volte a stimolare la crescita degli Stati Uniti.
L’incontro della banca centrale di settembre per impostare la politica è stato esteso da un giorno o due, per dare ai politici il tempo di considerare tutte le opzioni.
Venerdì, il nuovo primo ministro del Giappone, Yoshihiko Noda, ha nominato il suo gabinetto, selezionando Jun Azumi, che è relativamente sconosciuto nei mercati finanziari, come ministro delle finanze.
Nella sua prima conferenza stampa, Azumi si è detto preoccupato per la persistente forza dello yen e ha aggiunto che osserverà attentamente i suoi movimenti, facendo eco alla posizione del Sig. Noda, suo predecessore.
Il mese scorso, Noda ha presentato un duplice approccio volto a frenare l'apprezzamento dello yen, creando una linea di credito per promuovere gli investimenti stranieri e imponendo nuove regole alle aziende di cambio.
Nella prossima settimana, giovedì, gli investitori attenderanno il discorso al Congresso del presidente Usa, Barack Obama, per avere degli indizi sulle sue politiche di promozione della creazione di nuovi posti di lavoro. Nel frattempo, in Giappone saranno pubblicati i dati ufficiali sul prodotto interno lordo.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 5 settembre
I mercati negli Stati Uniti resteranno chiusi per la festa del Labor Day, che segna la chiusura della stagione estiva.
Martedì 6 settembre
Negli Stati Uniti, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulle attività del settore servizi, uno dei principali indicatori della situazione economica.
Mercoledì 7 settembre
La Banca del Giappone annuncerà il suo tasso di interesse di riferimento. L'annuncio sarà seguito da un’attesissima conferenza stampa che illustrerà i fattori che circondano la decisione sui tassi e le prospettive economiche.
Sempre mercoledì, Charles Evans, Presidente della Federal Reserve Bank di Chicago terrà una conferenza che sarà attentamente ascoltata per avere indizi sul futuro orientamento della politica monetaria. La Fed pubblicherà inoltre il suo libro beige, che osserva a livello regionale le condizioni economiche.
Giovedì 8 settembre
Il Giappone pubblicherà i dati ufficiali sugli ordini di macchinari, un indicatore anticipatore della produzione manifatturiera.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il loro report settimanale sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati ufficiali sulla bilancia commerciale e le scorte di petrolio greggio.
Sempre giovedì, il presidente americano Barack Obama terrà un discorso al Congresso, sottolineando come si intende stimolare la creazione di occupazione e ridurre la disoccupazione, una parte del suo piano sull’occupazione.
Venerdì 9 settembre
Il Giappone chiuderà la settimana con i dati rivisti sul Pil del secondo trimestre, una misura di attività economica e il più importante indicatore della crescita economica.
Il cambio USD/JPY ha toccato 76,52 venerdì, il minimo di due giorni, successivamente la coppia successivamente si è attestata a 76,79 alla chiusura dei mercati di venerdì, in discesa dello 0,07% rispetto alla settimana.
Supporto a breve termine a 76,29, minimo dell’11 agosto e resistenza a 77,23, massimo di giovedì e di quattro giorni.
Venerdì scorso, il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha dichiarato che l’occupazione non agricola è rimasta invariata il mese scorso, la lettura più bassa dal settembre 2010, dopo l'aumento rivisto di 85.000 nel mese di luglio. Gli economisti si aspettavano che l’occupazione non agricola salisse di 74 mila nel mese di agosto. Il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 9,1%.
I dati scoraggianti hanno avvalorato la tesi che la Fed si imbarcherà in un terzo round di allentamento monetario dopo che il presidente Ben Bernanke ha dichiarato la settimana scorsa che la banca centrale è rimasta disposta ad attuare misure volte a stimolare la crescita degli Stati Uniti.
L’incontro della banca centrale di settembre per impostare la politica è stato esteso da un giorno o due, per dare ai politici il tempo di considerare tutte le opzioni.
Venerdì, il nuovo primo ministro del Giappone, Yoshihiko Noda, ha nominato il suo gabinetto, selezionando Jun Azumi, che è relativamente sconosciuto nei mercati finanziari, come ministro delle finanze.
Nella sua prima conferenza stampa, Azumi si è detto preoccupato per la persistente forza dello yen e ha aggiunto che osserverà attentamente i suoi movimenti, facendo eco alla posizione del Sig. Noda, suo predecessore.
Il mese scorso, Noda ha presentato un duplice approccio volto a frenare l'apprezzamento dello yen, creando una linea di credito per promuovere gli investimenti stranieri e imponendo nuove regole alle aziende di cambio.
Nella prossima settimana, giovedì, gli investitori attenderanno il discorso al Congresso del presidente Usa, Barack Obama, per avere degli indizi sulle sue politiche di promozione della creazione di nuovi posti di lavoro. Nel frattempo, in Giappone saranno pubblicati i dati ufficiali sul prodotto interno lordo.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati.
Lunedì 5 settembre
I mercati negli Stati Uniti resteranno chiusi per la festa del Labor Day, che segna la chiusura della stagione estiva.
Martedì 6 settembre
Negli Stati Uniti, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulle attività del settore servizi, uno dei principali indicatori della situazione economica.
Mercoledì 7 settembre
La Banca del Giappone annuncerà il suo tasso di interesse di riferimento. L'annuncio sarà seguito da un’attesissima conferenza stampa che illustrerà i fattori che circondano la decisione sui tassi e le prospettive economiche.
Sempre mercoledì, Charles Evans, Presidente della Federal Reserve Bank di Chicago terrà una conferenza che sarà attentamente ascoltata per avere indizi sul futuro orientamento della politica monetaria. La Fed pubblicherà inoltre il suo libro beige, che osserva a livello regionale le condizioni economiche.
Giovedì 8 settembre
Il Giappone pubblicherà i dati ufficiali sugli ordini di macchinari, un indicatore anticipatore della produzione manifatturiera.
Gli Stati Uniti pubblicheranno il loro report settimanale sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i dati ufficiali sulla bilancia commerciale e le scorte di petrolio greggio.
Sempre giovedì, il presidente americano Barack Obama terrà un discorso al Congresso, sottolineando come si intende stimolare la creazione di occupazione e ridurre la disoccupazione, una parte del suo piano sull’occupazione.
Venerdì 9 settembre
Il Giappone chiuderà la settimana con i dati rivisti sul Pil del secondo trimestre, una misura di attività economica e il più importante indicatore della crescita economica.