Investing.com – I futures dell'oro sono saliti per il quarto giorno consecutivo, salendo al massimo di sette giorni tra i timori in corso per un imminente default del debito greco e i bruschi cali dei mercati azionari globali che hanno incrementato l'appeal del metallo prezioso.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna a dicembre a 1.669,75 dollari l’oncia troy alla chiusura dei mercati asiatici, in salita dello 0,73%.
Precedentemente il prezzo ha segnato +1,03% a 1
.680,65 dollari l’oncia troy, il prezzo più alto dal 23 settembre.
I timori per un imminente default greco sono rimasti invariati dopo che i ministri delle finanze della zona euro hanno ritardato l'approvazione della nuova tranche di fondi di salvataggio per il debito carico di Grecia fino al 17 ottobre.
Secondo le dichiarazioni, la Grecia ha bisogno dell'ultimo round di aiuti per evitare di esaurire le risorse entro la metà di ottobre.
I traders dell’oro dedicheranno particolare attenzione ad una riunione dei ministri delle finanze del blocco della moneta unica, prevista nel corso della giornata per discutere la realizzazione di una misura permanente di salvataggio nella zona euro. Inoltre, il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet terrà un discorso.
Sempre oggi, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà sulle prospettive economiche degli Stati Uniti e sulle recenti azioni di politica monetaria davanti al comitato economico a Washington.
I futures dell'oro hanno trovato un ulteriore supporto per un forte calo dei titoli azionari globali che hanno incrementato l'appeal del metallo prezioso. I mercati asiatici hanno subito un forte calo, con il -3,4% dell’indice Hang Seng di Hong Kong, mentre il tedesco DAX è sceso quasi il 3% poco dopo l'apertura.
Nel frattempo, i dati del Fondo Monetario Internazionale rilasciati ieri hanno dimostrato che le banche centrali di Thailandia, Bolivia e Russia, hanno incrementato le loro riserve auree nel mese scorso, nonostante i record di prezzi elevati.
La Banca centrale della Thailandia ha acquistato quasi 9,3 tonnellate di oro nel mese di agosto, la Bolivia ha segnato +7 tonnellate, mentre la Russia ha acquistato 5,6 tonnellate, portando la sua partecipazione totale del metallo prezioso a 846,73 tonnellate, la quinto riserva mondiale.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,31% a 30,89 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dell’1,61% a 3.100 dollari la libbra.
La divisione Comex del New York Mercantile Exchange, ha scambiato i futures dell'oro con consegna a dicembre a 1.669,75 dollari l’oncia troy alla chiusura dei mercati asiatici, in salita dello 0,73%.
Precedentemente il prezzo ha segnato +1,03% a 1
.680,65 dollari l’oncia troy, il prezzo più alto dal 23 settembre.
I timori per un imminente default greco sono rimasti invariati dopo che i ministri delle finanze della zona euro hanno ritardato l'approvazione della nuova tranche di fondi di salvataggio per il debito carico di Grecia fino al 17 ottobre.
Secondo le dichiarazioni, la Grecia ha bisogno dell'ultimo round di aiuti per evitare di esaurire le risorse entro la metà di ottobre.
I traders dell’oro dedicheranno particolare attenzione ad una riunione dei ministri delle finanze del blocco della moneta unica, prevista nel corso della giornata per discutere la realizzazione di una misura permanente di salvataggio nella zona euro. Inoltre, il presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet terrà un discorso.
Sempre oggi, il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke riferirà sulle prospettive economiche degli Stati Uniti e sulle recenti azioni di politica monetaria davanti al comitato economico a Washington.
I futures dell'oro hanno trovato un ulteriore supporto per un forte calo dei titoli azionari globali che hanno incrementato l'appeal del metallo prezioso. I mercati asiatici hanno subito un forte calo, con il -3,4% dell’indice Hang Seng di Hong Kong, mentre il tedesco DAX è sceso quasi il 3% poco dopo l'apertura.
Nel frattempo, i dati del Fondo Monetario Internazionale rilasciati ieri hanno dimostrato che le banche centrali di Thailandia, Bolivia e Russia, hanno incrementato le loro riserve auree nel mese scorso, nonostante i record di prezzi elevati.
La Banca centrale della Thailandia ha acquistato quasi 9,3 tonnellate di oro nel mese di agosto, la Bolivia ha segnato +7 tonnellate, mentre la Russia ha acquistato 5,6 tonnellate, portando la sua partecipazione totale del metallo prezioso a 846,73 tonnellate, la quinto riserva mondiale.
Sul Comex, l’argento con consegna a dicembre è salito dello 0,31% a 30,89 dollari l’oncia troy, mentre il rame con consegna a dicembre è sceso dell’1,61% a 3.100 dollari la libbra.