Investing.com – Il dollaro è sceso oggi contro lo yen, al minimo di 3 giorni, tra il rinnovo dei timori sulla crisi del debito nella zona euro e le previsioni per la crescita globale che hanno spinto la richiesta di valuta rifugio.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 81,12, il minimo dal 18 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 81,16 in calo dello 0,44%.
Supporto a 80,81, minimo del 13 aprile e resistenza a 81,73, massimo del 19 aprile.
Il sentimento dei mercati si è rafforzato venerdì, dopo che il gruppo delle principali 20 economie mondiali ha deciso di aumentare la capacità di prestito del FMI di 430 miliardi, al fine di proteggere l’economia mondiale dalla crisi del debito della zona euro.
Tuttavia restano i timori che il firewall del FMI non sarà sufficiente per allentare i timori degli investitori, visto che gli USA non hanno contribuito.
Intanto i mercati sono cauti visiti i segni di rallentamento dell’economia cinese, in calo per il sesto mese consecutivo.
Un rapporto preliminare di Markit ha mostrato che l’indice dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero in Cina ha seganto 49,1 ad aprile, contro la lettura di 48,3 di marzo.
Sull’indice, un livello superiore al 50,0 indica un’espansione del settore, al di sotto indica una contrazione
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in netto calo dello 0,84%, a 106,86.
L’euro è andato sotto pressione nell’incertezza sui risultati delle elezioni presidenziali francesi, dopo che il presidente Sarkozy ha avuto scarsi risultati contro il rivale Francois Hollande nel primo turno elettorale.
Nelle prime fasi degli scambi europei, il cambio USD/JPY ha toccato 81,12, il minimo dal 18 aprile; successivamente il cambio si è attestato a 81,16 in calo dello 0,44%.
Supporto a 80,81, minimo del 13 aprile e resistenza a 81,73, massimo del 19 aprile.
Il sentimento dei mercati si è rafforzato venerdì, dopo che il gruppo delle principali 20 economie mondiali ha deciso di aumentare la capacità di prestito del FMI di 430 miliardi, al fine di proteggere l’economia mondiale dalla crisi del debito della zona euro.
Tuttavia restano i timori che il firewall del FMI non sarà sufficiente per allentare i timori degli investitori, visto che gli USA non hanno contribuito.
Intanto i mercati sono cauti visiti i segni di rallentamento dell’economia cinese, in calo per il sesto mese consecutivo.
Un rapporto preliminare di Markit ha mostrato che l’indice dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero in Cina ha seganto 49,1 ad aprile, contro la lettura di 48,3 di marzo.
Sull’indice, un livello superiore al 50,0 indica un’espansione del settore, al di sotto indica una contrazione
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in netto calo dello 0,84%, a 106,86.
L’euro è andato sotto pressione nell’incertezza sui risultati delle elezioni presidenziali francesi, dopo che il presidente Sarkozy ha avuto scarsi risultati contro il rivale Francois Hollande nel primo turno elettorale.