Investing.com - Il dollaro continua a recuperare i crolli segnati contro le altre principali valute questo martedì, ma i guadagni resteranno limitati e il biglietto verde è ancora scambiato vicino al minimo di tre anni.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,36% a 90,45 alle 05:15 ET (09:15 GMT), staccandosi dal minimo di tre anni di 90,05.
L’euro e la sterlina scendono, con il cambio EUR/USD giù dello 0,30% a 1,2228, allontanandosi dal massimo di tre anni della seduta precedente di 1,2296, e la coppia GBP/USD in calo dello 0,25% a 1,3756.
Il dollaro è andato sotto pressione nelle aspettative che la ripresa economica globale possa lasciare indietro la crescita statunitense e spingere le altre principali banche centrali, a partire dalla Banca Centrale Europea, a cominciare a ridimensionare la politica monetaria allentata ad un ritmo più veloce del previsto.
Le previsioni che la BCE possa presto iniziare a ridurre il programma di stimolo monetario sono state incoraggiate ieri quando Ardo Hansson, membro del Consiglio Direttivo della banca, ha affermato che gli acquisti di bond potrebbero terminare a settembre se l’economia e l’inflazione procederanno come previsto.
Intanto, sulla sterlina pesano i dati ufficiali di questa mattina da cui è emerso che l’indice sui prezzi al consumo britannico si è staccato dal massimo di cinque anni a dicembre.
In calo anche lo yen e il franco svizzero, con la coppia USD/JPY su dello 0,19% a 110,74 e il cambio USD/CHF in salita dello 0,18% a 0,9647.
Il dollaro australiano e quello neozelandese scendono, con la coppia AUD/USD giù dello 0,28% a 0,7944 ed il cambio NZD/USD che scende dello 0,45% a 0,7266.
Stamane, dai dati è emerso che l’indice sulla fiducia delle imprese in Nuova Zelanda è crollato a -12 nel quarto trimestre da 5 del trimestre terminato a settembre.
Il cambio USD/CAD è stabile a 1,2437.