Investing.com – L’attività di produzione nella zona euro è peggiorata ad aprile, segnando il passo di crescita peggiore da aprile 2009, come mostrano i dati preliminari di lunedì.
In un rapporto, il gruppo di ricerca di mercato Markit ha dichiarato che il suo indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero è sceso di 1,7 punti ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo.
Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
Sull’indice, una lettura sopra il 50,0 indica un’espansione del settore, sotto indica contrazione.
Per paese, la crescita è rallentata ad un ritmo molto modesto in Germania, che mostra la più debole espansione degli ultimi 5 mesi, mentre la Francia ha visto scendere la produzione per il secondo mese consecutivo, con il calo più veloce dal mese di ottobre.
I due ‘big’ della zona euro, tuttavia, hanno continuato a superare il resto della regione la cui produzione è notevolmente diminuita, in calo per l'undicesimo mese consecutivo e al passo più veloce degli ultimi quattro mesi.
La relazione indica che settore dei servizio nella zona euro è sceso al livello più basso degli ultimi cinque mesi ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi è sceso di 1,3 punti a un destagionalizzato 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
Le nuove attività tra i fornitori di servizi sono sceso per l'ottavo mese consecutivo, mostrando il maggiore calo dal mese di ottobre.
Commentando la relazione, Chris Williamson, Capo Economista di Markit ha dichiarato: “Il PMI flash segnalato un ritmo di contrazione economica più veloce nella zona euro nel mese di aprile, estendendo ciò che che sembra essere una doppia recessione in un terzo trimestre consecutivo”.
Ha aggiunto che, “La situazione è peggiorata in tutta la regione. La Germania ha visto una crescita vicina quasi alla stagnazione, mentre la Francia ha visto un calo preoccupante. Il tasso del calo ha ripreso slancio nella periferia”.
A seguito della pubblicazione dei dati, l'euro è sceso contro il dollaro statunitense, con EUR/USD giù dello 0,58% a 1,3141.
Nel frattempo, i mercati azionari segnano dei guadagni dopo l’apertura. L’indice EURO STOXX 50 è crollato del 2,2%, il francese CAC 40 ha segnato -1,85%, il FTSE 100 di Londra ha segnato un calo dell’1,6%, mentre in Germania il DAX ha segnato -2,45%.
In un rapporto, il gruppo di ricerca di mercato Markit ha dichiarato che il suo indice PMI preliminare dei responsabili degli acquisti nel settore manifatturiero è sceso di 1,7 punti ad un destagionalizzato 46,0 ad aprile, dalla lettura di 47,7 di marzo.
Gli analisti si aspettavano un aumento dell’indice di 0,5 punti a 48,2 ad aprile.
Sull’indice, una lettura sopra il 50,0 indica un’espansione del settore, sotto indica contrazione.
Per paese, la crescita è rallentata ad un ritmo molto modesto in Germania, che mostra la più debole espansione degli ultimi 5 mesi, mentre la Francia ha visto scendere la produzione per il secondo mese consecutivo, con il calo più veloce dal mese di ottobre.
I due ‘big’ della zona euro, tuttavia, hanno continuato a superare il resto della regione la cui produzione è notevolmente diminuita, in calo per l'undicesimo mese consecutivo e al passo più veloce degli ultimi quattro mesi.
La relazione indica che settore dei servizio nella zona euro è sceso al livello più basso degli ultimi cinque mesi ad aprile.
L’indice preliminare PMI dei servizi è sceso di 1,3 punti a un destagionalizzato 47,9 dal 49,2 di marzo. Gli analisti avevano previsto che l’indice sarebbe sceso di 0,2 punti a 49,4.
Le nuove attività tra i fornitori di servizi sono sceso per l'ottavo mese consecutivo, mostrando il maggiore calo dal mese di ottobre.
Commentando la relazione, Chris Williamson, Capo Economista di Markit ha dichiarato: “Il PMI flash segnalato un ritmo di contrazione economica più veloce nella zona euro nel mese di aprile, estendendo ciò che che sembra essere una doppia recessione in un terzo trimestre consecutivo”.
Ha aggiunto che, “La situazione è peggiorata in tutta la regione. La Germania ha visto una crescita vicina quasi alla stagnazione, mentre la Francia ha visto un calo preoccupante. Il tasso del calo ha ripreso slancio nella periferia”.
A seguito della pubblicazione dei dati, l'euro è sceso contro il dollaro statunitense, con EUR/USD giù dello 0,58% a 1,3141.
Nel frattempo, i mercati azionari segnano dei guadagni dopo l’apertura. L’indice EURO STOXX 50 è crollato del 2,2%, il francese CAC 40 ha segnato -1,85%, il FTSE 100 di Londra ha segnato un calo dell’1,6%, mentre in Germania il DAX ha segnato -2,45%.