NEW YORK (Reuters) - L'euro si rafforza contro le principali controparti, balzando al massimo dei sei mesi contro dollaro (fino a 1,1088 dollari) e sterlina (fino a 0,8594 sterline), forte di saldi dati macroeconomici e del rientrare dei timori politici relativi all'Europa. La valuta Usa parallelamente si indebolisce anche contro un paniere di altre divise, appesantita dai timori relativi alla condotta politica di Donald Trump.
** Trump ha difeso la sua decisione di fornire informazioni sensibili alla Russia durante un meeting alla Casa Bianca la scorsa settimana, rivendicando di avere un "diritto assoluto" di condividere "fatti che riguardano il terrorismo e la sicurezza in volo".
** La faccenda delle informazioni passate alla Russia "sta probabilmente giocando a favore della debolezza del dollaro, sulle prospettive che Trump non durerà abbastanza per portare a termine la sua riforma fiscale, almeno parzialmente prezzata nel dollaro", ha detto lo strategist di RBC Capital Markets Adam Cole.
** In Europa invece, con le preoccupazioni politiche scongiurate dall'elezione di Emmanuel Macron alla presidenza francese contro l'anti-europeista Marine Le Pen, gli investitori si concentrano adesso su tempistica e modalità del graduale ritiro del Qe.
** La stima flash del Pil della zona euro relativa al primo trimestre ha segnato uno 0,5% congiunturale e un 1,7% tendenziale, in linea con le precedenti previsioni pubblicate a inizio maggio. In linea alle attese anche il preliminare del Pil italiano, cresciuto nel primo trimestre 2017 dello 0,2% sui tre mesi e dello 0,8% su anno, secondo Istat.
** Il dollaro si indebolisce anche contro un paniere di valute e attorno alle 15 cede circa lo 0,6% a 98,292 dopo aver toccato il minimo dei sei mesi a 98,225.