Investing.com - Il dollaro segna un nuovo minimo di quattro mesi contro le altre principali valute questo venerdì, continuano a pesare i report economici USA deludenti di ieri mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati statunitensi sulle vendite al dettaglio e l’inflazione previsti nel corso della giornata.
Il biglietto verde è andato sotto pressione dopo i dati del Dipartimento per il Lavoro USA di ieri secondo cui le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono salite a 261.000 unità la scorsa settimana, deludendo le attese di un calo a 246.000 unità.
In un secondo report si legge che l’indice sui prezzi alla produzione è sceso dello 0,1% il mese scorso, contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
Il dollaro aveva guadagnato terreno in precedenza quando il regolatore forex cinese ha dichiarato che la notizia circa la possibilità che Pechino possa rallentare o interrompere gli acquisti di bond USA potrebbe essere basata su informazioni errate ed essere una “bufala”.
Questa settimana, infatti, Bloomberg ha riportato che i funzionari cinesi che stanno procedendo alla revisione delle proprietà forex avrebbero raccomandato di rallentare o interrompere gli acquisti di bond USA. La Cina è il principale acquirente estero di bond governativi USA.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,55% a 91,16 alle 05:15 ET (09:15 GMT).
L’euro e la sterlina sono in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,77% a 1,2125, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,54% a 1,3611.
La moneta unica resta supportata dalle dichiarazioni della Banca Centrale Europea, che potrebbe considerare un graduale aggiustamento delle linee guida a partire dall’inizio del 2018, secondo quanto si legge nei verbali del vertice di dicembre.
Anche lo yen e il franco svizzero sono positivi, con la coppia USD/JPY giù dello 0,15% a 111,11 e il cambio USD/CHF in calo dello 0,47% a 0,9712.
Il dollaro australiano resta al ribasso, con la coppia AUD/USD in calo dello 0,18% a 0,7878, mentre il cambio NZD/USD è pressoché invariato a 0,7257.
Dai dati ufficiali di questa mattina è emerso che le esportazioni cinesi sono aumentate più del previsto a dicembre, segnando +10,9%, mentre le esportazioni sono salite di solo il 4,5% rispetto all’incremento del 13,0% stimato.
La Cina è il principale partner delle esportazioni per l’Australia ed il secondo per la Nuova Zelanda.
Intanto, la coppia USD/CAD è pressoché invariata a 1,2519.