Ultime Notizie
Investing Pro 0
Ultima chiamata per il Cyber Monday! Inizia a risparmiare su Richiedi lo SCONTO DEL 60%

Dollaro ai massimi del 2023: cosa può fermare l'egemonia del biglietto verde

Pubblicato 26.09.2023 13:33
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo articolo è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
 
© Reuters
 
DX
-0,29%
Aggiungi/Rimuovi dal Portafoglio
Aggiungi alla watchlist
Aggiungi Posizioni

Posizione aggiunta con successo a:

Nomina il tuo portafoglio holding
 
USD/JPY
-0,93%
Aggiungi/Rimuovi dal Portafoglio
Aggiungi alla watchlist
Aggiungi Posizioni

Posizione aggiunta con successo a:

Nomina il tuo portafoglio holding
 
GBP/USD
+0,71%
Aggiungi/Rimuovi dal Portafoglio
Aggiungi alla watchlist
Aggiungi Posizioni

Posizione aggiunta con successo a:

Nomina il tuo portafoglio holding
 
EUR/USD
-0,03%
Aggiungi/Rimuovi dal Portafoglio
Aggiungi alla watchlist
Aggiungi Posizioni

Posizione aggiunta con successo a:

Nomina il tuo portafoglio holding
 

Investing.com -- Il dollaro corre sulla scia dell’aumento dei rendimenti dei titoli di stato statunitensi, raggiungendo livelli che non toccava da novembre 2022. Intorno alle 13, l'indice del dollaro Future Indice del Dollaro sfiora quota 105,7 mentre l'euro EUR/USD rimane poco mosso rispetto alla valuta statunitense dall’ultima chiusura a 1,059.

La forza della valuta americana si è fatta sentire in particolare nei confronti dello yen giapponese, con il cambio USD/JPY che ha superato quota 149 per la prima volta dall'ottobre 2022, per poi scendere a 148,95 yen per dollaro. La soglia psicologica indicata dal ministero delle finanze giapponese è 150, oltre la quale la banca centrale potrebbe iniziare la politica di stretta monetaria.

Intanto, la sterlina scende dello 0,20% a 1,22 dollari GBP/USD, dopo che la Banca d'Inghilterra la scorsa settimana ha deciso di mantenere i tassi al 5,25%.

Una corsa che per il biglietto verde sembra destinata proseguire a lungo, almeno fino a quando la Fed manterrà fede alla sua promessa di tenere tassi alti nel lungo periodo. Tuttavia, secondo Michael Langham, Emerging markets analyst di abrdn, nel lungo periodo il superdollaro deve iniziare a guardarsi le spalle da nemici che stanno man mano acquistando quote di mercato.

“La crescente importanza economica dei mercati emergenti, che prevediamo aumenterà dal circa 44% dell’economia mondiale al 56% entro il 2050, aumenta la possibilità per i policymaker dei mercati emergenti di influenzare maggiormente il commercio globale e i flussi finanziari, e la loro potenziale capacità di guidare una tendenza di “dedollarizazione” nel fatturato del commercio globale e nei flussi finanziari più ampi, è considerevole”, spiega Langham.

“Le riserve in valuta estera potrebbero anche riflettere potenzialmente una minore volontà di detenere attività in dollari. La quota del dollaro statunitense nelle riserve ufficiali di cambio è declinata gradualmente, diminuendo di oltre 10 punti percentuali negli ultimi 20 anni”. La tendenza, secondo l’analista è stata in gran parte guidata da una rotazione verso altre valute dei paesi sviluppati, come l’euro, la sterlina britannica, il dollaro canadese e il dollaro australiano. “Anche il renminbi cinese ha incrementato la sua quota, ma partendo da una base molto bassa”, sottolinea l’esperto di abrdn.

Tuttavia, aggiunge, “ci sono limitazioni nel considerare l’ammontare delle riserve in un senso così stretto e nell’estrapolare che ciò comporti una minore esposizione complessiva al dollaro. La crescita dei fondi sovrani e delle banche statali che gestiscono attività estere ha oscurato la vera portata delle riserve dei Paesi e, di conseguenza, è probabile che le riserve in valuta estera sottovalutino l’esposizione complessiva al dollaro. Inoltre, le azioni intraprese dai policymaker statunitensi durante la pandemia, in particolare la Federal Reserve che ha fornito un numero crescente di linee di swap in dollari e creato il programma FIMA Repo facility, hanno probabilmente rafforzato il ruolo del dollaro nel sistema monetario internazionale, anche se l’ammontare in valuta del settore ufficiale è diminuito”.

In ogni caso, attualmente il dollaro rimane la valuta dominante nel mercato dei cambi e nel finanziamento internazionale.

“La sua quota nelle transazioni valutarie over-the-counter è rimasta sorprendentemente stabile, e gli Stati Uniti dominano anche i mercati azionari, rappresentando il 62% dell’indice MSCI All Country e circa una quota simile nell’indice MSCI World. In effetti, i fattori che rafforzano la posizione del dollaro, ovvero l’apertura dei mercati finanziari, la qualità delle istituzioni e il suo consolidato utilizzo come valuta di transazione, sono difficili da replicare e modificare”, ammette Langham che rimane scettico anche per quanto riguarda la nascita dell’euro digitale.

“Siamo ancora lontani dal momento in cui le Cbdc (valute digitali delle banche centrali) saranno in grado di offrire una via per bypassare il sistema basato sul dollaro. E sorgono domande sulla volontà dei mercati emergenti di intraprendere le riforme necessarie per sviluppare la qualità delle istituzioni e la profondità dei mercati finanziari, il che aumenterebbe la loro capacità di assorbire flussi di capitale attraverso canali più tradizionali”.

Tuttavia, osserva “se si facessero progressi su questi fronti, potrebbe aprirsi la strada a qualcosa di simile a un sistema multi-valuta. Le misure attuate dagli Stati Uniti potrebbero portare a un’autodistruzione del dollaro. Un default tecnico - causato dalla mancata rinegoziazione del tetto del debito statunitense - o un significativo deterioramento delle istituzioni statunitensi potrebbero indebolire la posizione del dollaro e permettere ad altre valute di ottenere una posizione più dominante.

Al momento, comunque, l'asticella da superare per minacciare la posizione del dollaro è fissata molto in alto.

“Il dollaro non ha perso il suo valore nonostante una crisi finanziaria globale, diverse polemiche sul tetto del debito, rivolgimenti politici e sociali e la recrudescenza dell’inflazione”, sottolinea l’analista prima di chiosare: “Coloro che si chiedono ogni notte perché il dollaro è così ampiamente utilizzato, probabilmente si faranno questa domanda per molte altre notti a venire”.

Per approfondire, scopri cos'è l'euro digitale.

Dollaro ai massimi del 2023: cosa può fermare l'egemonia del biglietto verde
 

Articoli Correlati

Inserisci un commento

Guida sui Commenti

Ti consigliamo di utilizzare i commenti per interagire con gli utenti, condividere il tuo punto di vista e porre domande agli autori e agli altri iscritti. Comunque, per mantenere alto il livello del discorso, ti preghiamo di tenere a mente i seguenti criteri :

  • Arricchisci la conversazione
  • Rimani concentrato. Pubblica solo materiale che è rilevante all'argomento in discussione.
  • Sii rispettoso. Anche le opinioni negative possono essere trattate in modo positivo e diplomatico.
  • Utilizza lo stile standard di scrittura. Includi la punteggiatura,con lettere maiuscole e minuscole.
  • NOTA: messaggi contenenti spam, messaggi promozionali, link o riferimenti a siti esterni verranno rimossi.
  • Evita bestemmie, calunnie e gli attacchi personali rivolti a un autore o ad un altro utente.
  • Saranno consentiti solo commenti in Italiano.

Autori di spam o abuso verranno eliminati dal sito e vietati dalla registrazione futura a discrezione di Investing.com.

Scrivi I tuoi pensieri qui
 
Sei sicuro di voler cancellare questo grafico?
 
Posta
Pubblica anche su
 
Sostituire il grafico allegato con un nuovo grafico?
1000
La tua possibilità di commentare è stata sospesa per via di report negativi da parte di altri utenti. La tua situazione sarà controllata dai nostri moderatori.
Attendi un minuto prima di commentare di nuovo.
Grazie per aver commentato. Il commento è in attesa di approvazione da parte dei moderatori. Il commento sarà pubblicato sul nostro sito non appena approvato.
Commenti (1)
Davide DiMaggio
Davide DiMaggio 26.09.2023 21:05
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo commento è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
Perché non si è mai pensato di fare una moneta unica euro/dollaro?
Paolo Faccone
Paolo Faccone 26.09.2023 21:05
Salvato. Vedi tutti gli Elementi salvati.
Questo commento è già stato salvato nei tuoi Elementi salvati
 
Sei sicuro di voler cancellare questo grafico?
 
Posta
 
Sostituire il grafico allegato con un nuovo grafico?
1000
La tua possibilità di commentare è stata sospesa per via di report negativi da parte di altri utenti. La tua situazione sarà controllata dai nostri moderatori.
Attendi un minuto prima di commentare di nuovo.
Allega un Grafico ai Commenti
Conferma blocco

Sei sicuro di voler bloccare %USER_NAME%?

Confermando il blocco tu e %USER_NAME% non potrete più vedere reciprocamente i vostri post su Investing.com.

%USER_NAME% è stato aggiunto correttamente alla lista di utenti bloccati

Poiché hai appena sbloccato questa persona, devi aspettare 48 ore prima di bloccarla nuovamente.

Segnala questo commento

Considero questo commento come:

Commento contrassegnato

Grazie!

La tua segnalazione è stata inviata ai nostri moderatori che la esamineranno
Registrati tramite Google
o
Registrati tramite email