Investing.com - Il dollaro scende al minimo di tre anni contro le altre principali valute questo venerdì, i nuovi timori per le politiche USA e in particolare l’aumento del deficit hanno fatto passare in secondo piano l’ottimismo alimentato dagli ultimi report economici statunitensi.
Il biglietto verde si è indebolito in un clima di apprensione per il deficit degli Stati Uniti, che dovrebbe schizzare a quasi mille miliardi di dollari nel 2019 in seguito all’annuncio della spesa per le infrastrutture e dei grossi sgravi fiscali per le aziende.
Il biglietto verde si è inizialmente rafforzato sulla scia dei dati di mercoledì del Dipartimento per il Commercio secondo cui i prezzi al consumo sono saliti più del previsto a gennaio, dello 0,5%, spingendo il rendimento dei bond USA.
Dai dati di ieri è emerso che l’indice sui prezzi alla produzione USA è salito in linea con le aspettative dello 0,4% il mese scorso.
L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,21% a 88,27 alle 02:00 ET (06:00 GMT), il minimo dal dicembre 2014.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,31% a 105,79, il minimo dal novembre 2016, mentre la coppia USD/CHF è in calo dello 0,30% a 0,9196.
L’euro e la sterlina sono in salita, con la coppia EUR/USD su dello 0,27% a 1,2537, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,23% a 1,4128.
Positivi anche il dollaro australiano e quello neozelandese, con la coppia AUD/USD su dello 0,35% a 0,7972 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,22% a 0,7424.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,16% a 1,2469.