Investing.com - Il dollaro resta in calo ma oscilla ancora vicino al massimo di 14 anni contro le altre principali valute questo martedì, gli investitori sono ottimisti sull’economia statunitense dopo l’elezione di Donald Trump alla presidenza USA.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,57% a 1,0797, allontanandosi dal minimo di 10 mesi di 1,0706 registrato ieri.
Il dollaro resta supportato dalle speranze che il possibile aumento della spesa pubblica e i tagli alle tasse sotto l’amministrazione Trump possano sostenere la crescita economica e l’inflazione.
Le aspettative di un aumento dei tassi di interesse USA sono rimaste intatte, nell’ottimismo che la ripresa della crescita possa spingere la Federal Reserve ad inasprire la politica monetaria.
Questa mattina, i dati preliminari hanno mostrato che il prodotto interno lordo in Germania è salito dello 0,2% nel terzo trimestre, deludendo le attese di un aumento dello 0,3%, in calo dallo 0,4% del trimestre precedente.
In un secondo report si legge che l’indice ZEW sul sentimento economico tedesco è balzato a 13,8 questo mese dalla lettura di ottobre di 6,2. Gli analisti avevano previsto un aumento a 8,1.
Intanto, il cambio GBP/USD scende dello 0,54% a 1,2429 dopo i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica britannico secondo cui l’indice dei prezzi al consumo è salito dello 0,1% ad ottobre, rispetto allo 0,3% previsto.
Su base annua, l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un aumento dello 0,9% il mese scorso, meno dell’1,1% previsto.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,21% a 108,16, staccandosi dal massimo di cinque mesi della seduta precedente di 108,55, mentre la coppia USD/CHF va giù dello 0,28% a 0,9948.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono stabili, con la coppia AUD/USD a 0,7556 ed il cambio NZD/USD a 0,7114.
Sempre questa mattina, i verbali del vertice di novembre della Reserve Bank of Australia hanno rivelato che l’inflazione dovrebbe tornare a livelli normali e che l’economia australiana arriverà vicino al potenziale nei prossimi trimestri, prima di segnare un’ulteriore ripresa.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,26% a 1,3527, non lontano dal massimo di nove mesi di ieri di 1,3589.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,33% a 99,71.
Ieri, l’indice ha toccato il massimo di 100,21, un livello che non si registrava dal dicembre del 2015 e se superasse il massimo di 100,51 segnato nel dicembre 2015 toccherebbe il massimo dall’aprile del 2003.