Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro comincia la seduta europea sulla difensiva questo giovedì, con le valute più rischiose richieste nella speranza di maggiori misure di stimolo USA dopo l’insediamento del Presidente Joe Biden alla Casa Bianca.
Alle 3:55 ET (07:55 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 90,297, giù per il terzo giorno di fila dopo aver segnato il massimo di un mese lunedì.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,1% a 103,41: la Banca del Giappone ha lasciato la politica monetaria invariata questa mattina, alzando le stime economiche per il prossimo anno fiscale.
La coppia GBP/USD sale dello 0,3% a 1,3695, mentre il cambio AUD/USD, sensibile al rischio, va su dello 0,2% a 0,7761, dopo che l’Australia ha riportato un altro forte aumento dell’occupazione a dicembre.
Biden ha giurato, diventando il 46esimo presidente degli Stati Uniti ieri e i trader prevedono che il cambio di governo aumenterà le probabilità di un maggiore stimolo, considerato che il nuovo presidente ha già proposto un piano di aiuti per il Covid-19 da 1,9 mila miliardi di dollari.
Il dollaro ha cominciato l’anno col piede giusto, con il rendimento dei Buoni del Tesoro USA in salita sulla scia delle previsioni di maggiori prestiti per finanziare gli ulteriori stimoli. Tuttavia, questo tono è cambiato quando i membri della Federal Reserve hanno indicato che la politica resterà super-allentata per i prossimi anni, un aspetto che farà persistere il doppio deficit degli USA.
Nel corso della giornata, saranno pubblicati i dati settimanali sulle richieste di sussidio di disoccupazione. Dovrebbero rivelare che quasi un milione di persone hanno fatto domanda di sussidio, mentre le richieste continue dovrebbero essere pari a 5,4 milioni. Questi dati, insieme al report sull’occupazione deludente di dicembre, potrebbero convincere i legislatori ad approvare la proposta di stimolo di Biden. Attesi anche i dati sulle nuove costruzioni e le concessioni edilizie di dicembre.
Intanto, la Banca Centrale Europea terrà il vertice sui tassi nel corso della giornata, anche se difficilmente apporterà dei cambiamenti alla politica monetaria dopo il massiccio pacchetto di allentamento lanciato a dicembre.
“Con il cambiamento degli strumenti di politica monetaria nel vertice di dicembre e quello che consideriamo essere un modesto rischio rialzista delle attuali previsioni sull’inflazione della BCE … la possibilità di una sorpresa, che potrebbe influire considerevolmente sull’euro, è limitata secondo noi”, scrivono in una nota gli analisti di ING.
La banca di recente ha alzato le previsioni di fine anno sul cambio EUR/USD a 1,30, aggiungendo che si aspetta che “le dinamiche ribassiste del dollaro predominino, in quanto l’USD subirà la combinazione di tassi negativi, di una Fed che non reagisce all’aumento dell’inflazione e della ripresa economica globale”.