Investing.com - Il dollaro è in calo contro le altre principali valute questo martedì, continuano a pesare i report economici statunitensi deludenti pubblicati nella seduta precedente, mentre il sentimento è migliorato grazie alle speranze di un accordo tra il nuovo governo greco ed i creditori internazionali.
Il sentimento sul dollaro resta vulnerabile dopo i dati di ieri che hanno mostrato che le spese pro-capite negli Stati Uniti sono scese al tasso più veloce dal settembre 2009 a dicembre, registrando un calo dello 0,3% dal momento che le famiglie hanno risparmiato grazie alla riduzione del prezzo della benzina.
In altri report si legge che le spese dell’edilizia sono aumentate meno del previsto a dicembre, mentre la crescita dell’attività del settore manifatturiero è rallentata.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,17% a 94,66.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,09% a 1,1352. L’euro ha trovato supporto dopo la notizia secondo cui il governo greco avrebbe delineato un piano per la rinegoziazione dei termini del salvataggio con i creditori, rinunciando alla richiesta della cancellazione del debito.
Il Ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis, ha presentato un piano di “swap del debito” per ridurre il debito del paese, secondo cui i creditori dovranno scambiare i debiti in sospeso con nuovi bond legati alla crescita.
Stamane, il Ministero del Lavoro spagnolo ha dichiarato che il numero dei disoccupati è aumentato di 78.000 unità il mese scorso, deludendo le aspettative di un calo di 32.400 unità. Il numero dei disoccupati è sceso di 64.400 unità a dicembre.
Anche la sterlina sale contro il dollaro, con la coppia GBP/USD su dello 0,15% a 1,5066 dopo le dichiarazioni di Markit e del Chartered Institute of Purchasing & Supply, secondo cui l’indice dei direttori acquisti per il settore edile britannico è salito a 59,1 il mese scorso da una lettura di 57,6 a dicembre.
Gli economisti avevano previsto un calo a 57,0 a gennaio.
Intanto, la coppia USD/CHF scende dello 0,21% a 0,9261 ed il cambio EUR/CHF è in calo dello 0,12% a 1,0512 dopo l’impennata di oltre l’1% seguita alle voci secondo cui la Banca Nazionale Svizzera punterebbe ad un tasso di cambio compreso tra 1,05 e 1,10 franchi per un euro. La banca centrale non ha commentato la notizia.
I dati rilasciati ieri dalla SNB hanno mostrato che i depositi a vista sono schizzati a 383,32 miliardi di franchi la scorsa settimana, dopo un aumento dell’8% della settimana precedente a 365,48 miliardi di franchi. I dati hanno indicato che la banca ha acquistato valuta estera sul mercato.
Intanto, il cambio USD/JPY scende dello 0,08% a 117,46.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in calo, con la coppia AUD/USD che crolla dell’1,56% a 0,7681 ed il cambio NZD/USD giù dell’1,18% a 0,7219. Stamane, la Reserve Bank of Australia ha improvvisamente deciso di tagliare i tassi di interesse di riferimento al nuovo minimo storico del 2,25%, per via della sopravvalutazione della valuta.
Inoltre, l’Ufficio di Statistica australiano, ha dichiarato che il deficit commerciale del paese si è ridotto a 0,44 miliardi di dollari australiani a dicembre dagli 1,02 miliardi di dollari australiani si novembre, mentre le concessioni edili sono scese del 3,3% a dicembre, contro le aspettative di un calo del 5%.
Il dollaro canadese è in salita, con USD/CAD giù dello 0,26% a 1,2535.
Nel corso della giornata, gli USA rilasceranno i dati sugli ordinativi industriali.