Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro scende questo venerdì, mentre il malconcio yen giapponese si gode un po’ di tregua, alla fine di una settimana che ha visto salire le aspettative di un ciclo di inasprimento della Federal Reserve più veloce.
Alle 4:15 ET (08:15 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,2% a 98,655.
Il dollaro ha visto acquisti questa settimana, con numerosi policymaker della Federal Reserve che hanno segnalato l’intenzione della banca centrale di agire in modo deciso per combattere un’inflazione al massimo di 40 anni.
I rendimenti decennali USA si attestano al 2,36%, non lontani dal massimo dal 2019, supportando il dollaro.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,6% a 121,65, in calo dal massimo di sei anni, in scia al mancato intervento della Banca del Giappone quando le vendite hanno spinto i rendimenti dei bond decennali vicino all’obiettivo dello 0,25%, salendo di 3 punti base al massimo di sei anni dello 0,24%.
Intanto, il cambio EUR/USD va su dello 0,1% a 1,1012, grazie al calo del prezzo del gas naturale europeo con l’accordo tra il Presidente Joe Biden e l’Unione Europea che apre la strada ad altre importazioni dagli USA per ridurre la dipendenza del blocco dall’energia russa, accordo che dovrebbe essere annunciato nel corso della giornata.
La coppia GBP/USD scende dello 0,1% a 1,3175 dopo che le vendite al dettaglio britanniche sono inaspettatamente scese dello 0,3% a febbraio da gennaio, contro le attese di un rialzo dello 0,6%.
L’inflazione britannica è salita ad un nuovo massimo di 30 anni del 6,2% il mese scorso e questo calo delle vendite al dettaglio difficilmente convincerà la Banca d’Inghilterra a fermare il ciclo di aumenti dei tassi.
Il cambio AUD/USD scende dello 0,1% a 0,7507, la coppiaNZD/USD va giù dello 0,1% a 0,6958, mentre il cambio USD/CNY è in calo a 6,3656.