Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo mercoledì, con gli investitori in attesa dei verbali dei dati sul settore immobiliare USA.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,17% a 109978, vicino al minimo di due mesi di 1,0961 toccato ieri.
Gli investitori restano cauti dopo che il Dipartimento per il Commercio USA ha dichiarato che i prezzi al consumo sono saliti dello 0,3% a settembre dal mese scorso, in linea con le aspettative e dopo l’aumento dello 0,2% di agosto.
Su base annua i prezzi al consumo sono saliti dell’1,5%, in linea con le aspettative e dopo un aumento dell’1,1% di agosto. Si è trattato del massimo dall’ottobre 2014.
Il sentimento sul dollaro si è idebolito ieri dopo le dichiarazioni del Vice Presidente della Fed Stanley Fischer, il quale ha affermato che la stabilità finanziaria può essere minacciata da interessi bassi, ma che “non è così facile” che la Fed alzi i tassi.
La coppia GBP/USD sale dello 0,16% a 1,2318, dopo che l’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che il tasso di disoccupazione è rimasto invariato al 4,9% nel trimestre da giugno ad agosto.
Il numero delle richieste di disoccupazione è salito di un dato destagionalizzato di 700 unità a 776.400 a settembre.
Intanto, l’indice della retribuzione media, compresi i bonus, è rimasto stabile.
I dati sull’occupazione fanno seguito a quelli di ieri che hanno mostrato che il costo della vita nel Regno Unito è salito al ritmo più veloce degli ultimi 22 mesi a settembre.
Il cambio USD/JPY è in calo dello 0,37% a 103,46, mentre la coppia USD/CHF scende dello 0,15% a 0,9883.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,21% a 0,7683, ed il cambio NZD/USD in salita dello 0,32% a 0,7213.
Intanto, il cambio USD/CAD scende dello 0,16% a 1,3091.
Le valute legate all’oro nero sono state supportate dall’aumento del prezzo del greggio questa mattina, mentre i traders attendono le trattative tra i produttori OPEC e gli altri principali esportatori mirate ad una stabilizzazione del mercato globale del greggio.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,19% a 97,69, staccandosi dal massimo di sette mesi di 98,15 toccato ieri.