Investing.com - Il dollaro è in calo contro le principali controparti questo lunedì, con gli investitori che continuano a bloccare i profitti dopo la recente impennata, mentre i volumi che restano ridotti in vista del Capodanno.
Giovedì scorso, la vigilia di Natale i mercati hanno chiuso anticipatamente, mentre sono riamasti chiusi nel giorno di Natale.
Il cambio EUR/USD è stabile a 1,0969.
In quest’ultima settimana dell’anno i volumi degli scambi saranno ridotti dal momento che gran parte degli operatori ha chiuso le proprie posizioni prima della fine dell’anno, facendo scendere la liquidità sul mercato e facendo salire la volatilità.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,22% a 1,0987.
Dopo il primo aumento dei tassi statunitensi dal 2006, l’attenzione si sposta verso i futuri aumenti dei tassi. La Fed prevede quattro aumenti per il prossimo anno.
Tuttavia, per ora si attendono solo due aumenti dei tassi, rispettivamente uno a giugno e l’altro a dicembre.
I dati USA misti rilasciati nella scorsa settimana non hanno offerto indicazioni sull’aumento dei tassi nel prossimo anno.
Il cambio (USD/JPY) è in salita dello 0,22% a 120,55.
Stamane i dati hanno mostrato che la produzione industriale in Giappone è scesa dell’1,0 a novembre, contro le aspettative di un calo dello 0,6% e dopo un aumento dell’1,4%.
Un secondo report ha mostrato che le vendite al dettaglio del Giappone sono scese di un tasso annuo dell’1,0% lo scorso mese, contro le aspettative di un calo dello 0,6% e dopo un aumento dell’1,8%.
Il dollaro è stabile contro la sterlina ed il franco svizzero, con il cambio GBP/USD a 1,4917 e il cambio USD/CHF a 0,9870.
Il dollaro australiano si è indebolito, con il cambio AUD/USD in calo dello 0,10% a 0,7261, mentre il cambio NZD/USD è in salita dello 0,12% a 0,6836.
Il cambio USD/CAD è in salita dello 0,23% a 1,3884.
L’indice del dollaro USA, che misura l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,12% a 97,89.