Investing.com - Il dollaro scende contro le altre principali valute questo venerdì, mentre l’attenzione dei traders è rivolta agli attesissimi dati sull’occupazione USA previsti nel corso della giornata.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,21% a 112,33.
Il sentimento sul dollaro resta vulnerabile con gli investitori in attesa dei dati statunitensi sull’occupazione non agricola e sulla disoccupazione previsti nel corso della giornata per avere ulteriori informazioni sulla forza del mercato del lavoro.
Ieri, il Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che il numero delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nella settimana terminata il 26 marzo ha segnato un incremento di 11.000 unità a 276.000 dal totale della settimana precedente di 265.000 unità. Gli analisti avevano previsto che il numero restasse invariato a 265.000 unità la scorsa settimana.
Tuttavia i guadagni dello yen, tradizionale valuta rifugio, sono rimasti limitati dopo i dati hanno rivelato che l’attività del settore manifatturiero in Cina a marzo è tornata in territorio positivo per la prima volta da agosto.
L’indice ufficiale dei direttori acquisti per il settore manifatturiero cinese è salito a 50,2 a marzo da 49,0 del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un aumento a 49,3 il mese scorso.
L’indice PMI di Caixin per il settore manifatturiero è salito a 49,7 a marzo da 48,0 di febbraio, superando le aspettative di una lettura pari a 48,2.
Il cambio EUR/USD è in salita dello 0,20% a 1,1403.
L’agenzia di ricerche di mercato Markit questa mattina ha dichiarato che l’indice PMI per il settore manifatturiero della zona euro è salito a 51,6 a marzo, da 51,4 del mese precedente, contro le aspettative di una lettura invariata.
In Germania, l’indice PMI per il settore manifatturiero è salito a 50,7 a marzo da 50,4 di febbraio, mentre l’indice PMI per il settore manifatturiero francese è rimasto invariato a 49,6.
Il dollaro sale contro la sterlina con la coppiaGBP/USD giù dello 0,25% a 1,4326 ma scende contro il franco svizzero, con la coppia USD/CHF in calo dello 0,21% a 0,9599.
La sterlina si è indebolita quando Markit ha dichiarato che l’indice PMI per il settore manifatturiero britannico è salito a 51,0 a marzo, da 50,8 del mese precedente, deludendo le aspettative di un aumento a 51,2.
Il dollaro australiano è in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,27% a 0,7678, oscillando vicino al massimo di otto mesi di ieri di 0,7723. Il cambio NZD/USD è pressoché invariato a 0,6909, dopo aver segnato il massimo di nove mesi di 0,6966 ieri.
Il cambio USD/CAD sale dello 0,13% a 1,3022, staccandosi dal minimo di cinque mesi di 1,2857 di ieri.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,13% a 94,53, non lontano dal minimo di cinque mesi di 94,30 registrato nella seduta precedente.