Investing.com - Il biglietto verde è leggero calo contro le altre principali valute questo lunedì, ma resta vicino ai massimi degli ultimi 14 anni nelle speranze di un aumento della spesa pubblica sotto l’amministrazione di Donald Trump e di un aumento dei tassi di interesse dalla Fed.
Il cambio EUR/USD è salito dello 0,30% a 1,0621, staccandosi dal minimo di 11 mesi di 1,0579.
Il biglietto verde si è rafforzato dopo le elezioni statunitensi, nelle speranze che l’aumento della spesa pubblica e i tagli alle tasse promessi da Trump possano sostenere la crescita e l’inflazione.
Una crescita maggiore sosterrebbe l’inflazione, che a sua volta spingerebbe la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.
Il biglietto verde è sostenuto anche dalle aspettative di aumento dei tassi in occasione del vertice del 13-14 dicembre.
La Presidente della Fed Janet Yellen lo scorso giovedì ha dichiarato che un aumento dei tassi “potrebbe rendersi necessario relativamente presto”.
Gli investitori attendono un discorso del Presidente BCE Mario Draghi nel corso della giornata, dopo aver dichiarato che la banca centrale continuerà ad agire come promesso utilizzando gli strumenti a disposizione.
Durante il 26esimo Congresso bancario europeo tenutosi a Francoforte, Draghi ha dichiarato che la ripresa della zona euro dipende ancora in misura considerevole su una politica monetaria allentata.
Intanto, la coppia GBP/USD è in calo dello 0,12% a 1,2328.
Il cambio USD/JPY è stabile a 110,83, dopo essere schizzato al massimo di sei mesi di 111,19 nell’overnight, mentre il cambio USD/CHF è stabile a 1,0103.
Il dollaro australiano e neozelandese sono in salita, con il cambio AUD/USD in salita dello 0,18% a 0,7346 e con la coppia NZD/USD su dello 0,14% a 0,7015.
Il cambio USD/CAD è in calo dello 0,21% a 1,3475.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in calo dello 0,21% a 101,20, poco al di sotto del massimo di 14 anni di 101,54.